E’ da
diverso tempo che sto pensando di
scrivere un’articolo sull’ Accoppiamento/Riproduzione/Sterilizzazione,
non l’ho mai voluto fare perché il mondo della cinofilia è fatto a
compartimenti stagni e, quando si prende la decisione di mettere nero su bianco, si corre sempre il rischio di sbattere contro a ideologie diverse dalle nostre.
In questo
periodo, ho diversi clienti che hanno preso un cucciolo, molti dei quali sono
femmine, tutti si stanno ponendo la domanda: “la faccio sterilizzare oppure
no?”.
Tutti
quanti, si sono persi nei meandri di internet, sono finiti nella fitta rete dei
Pareri Contrastanti, a volte letti su portali per nulla specializzati a
riguardo. C’è chi dice di “Si” che ci dice di “No”, il risultato è che si
ritrovano più confusi di prima e a volte spaventati.
Molti nel
settore della veterinaria, spingono sulla sterilizzazione. Sostengono che
l’intervento riduce:
- l’impegno da parte del padrone nel gestire la femmina durante i periodi di calore,
- riduzione delle gravidanze indesiderate,
- formazione dei tumori a carico dell’apparato riproduttore,
- scomparsa del problema della gravidanza isterica.
Per quanto
riguarda i Tumori, è un discorso molto complesso, che non si può esaurire in
due righe. Le forme tumorali sono molteplici e non tutte colpiscono l’apparato
riproduttore, la sterilizzazione può previene solo alcune forme, ma non tutte, inoltre non è detto che si formino.
Io
possiedo una femmina di pastore,
sterilizzata, che periodicamente mi produce masse tumorali,
costringendomi a tenerla sotto osservazione. Ambra negli ultimi 5 anni ha
subito 4 interventi, l’ultimo piuttosto invasivo anche se con una prognosi positiva.
Facendo un indagine sul web, non sono riuscita a reperire nessuno studio statistico a riguardo.
Ho il brutto vizio di paragonare la salute del mio cane a quella dell’uomo, molto probabilmente questo è dato dalla mia esperienza passata in campo ospedaliero. Anche nella donna c’è il rischio di forme tumorali agli organi riproduttori (seno - utero), però non per questo si usa l'asportazione degli organi, come mezzo di prevenzione, si utilizzano invece opportune e mirate visite di controllo, intervenendo solo dove il caso lo richiede.
Ho il brutto vizio di paragonare la salute del mio cane a quella dell’uomo, molto probabilmente questo è dato dalla mia esperienza passata in campo ospedaliero. Anche nella donna c’è il rischio di forme tumorali agli organi riproduttori (seno - utero), però non per questo si usa l'asportazione degli organi, come mezzo di prevenzione, si utilizzano invece opportune e mirate visite di controllo, intervenendo solo dove il caso lo richiede.
Ma
ritorniamo al nostro cane.
Ho
rispolverato un libricino intitolato: “LA RIPRODUZIONE DEL CANE - LE COSE DA SAPERE” scritto da Florence Desachy medico veterinario , l’aiuto del Prof. Alain Fontbonne (Prof. Veterinario – Vice Presidente del
Comitato francese dei Veterinari – Membro della Società Europea dei Veterinari), un piccolo manuale che spiega in modo semplice (per consentire a tutti di comprendere l'organismo del cane, le patologie, le cure).
“…ho pensato che sarebbe stato per me
l’occasione giusta per promuovere un libro di questo genere, soprattutto presso
quelle persone che non riuscirebbero mai a capire come un’intera opera possa
essere dedicata alla riproduzione dei cani, considerando che molti di essi, nel
nostro paese, vengono disgraziatamente abbandonati presso i canili. La
richiesta di cuccioli è enorme e sarebbe un errore non tenerne conto. Io faccio
parte di colore che pensano che la riproduzione ben gestita dei cani di razza,
con caratteristiche fisiche e comportamentali omogenee e anche in funzione
delle diversità di razza, sia valida per consentire ai futuri acquirenti di
trovare un compagno che si adatti, nel migliore dei modi, alla loro vita
quotidiana, riducendo, quindi, il rischio di abbandono ….
… anche tenendo presente che, contrariamente
a quanto si pensi comunemente, un cane e la sua compagna non hanno alcun
bisogno di riprodursi per essere felici e soddisfatti.”
Alan Fontbonne
Se ci
pensiamo bene, l’addomesticamento ha modificato in modo sostanziale il
comportamento originario dei nostri cani, sia dal parto, sia alla relazione con
i cuccioli. L’addomesticamento e la presenza continua dell’uomo nel rapporto
con il cane, ha fatto scomparire certi comportamenti istintivi che rendevano
possibile la sopravvivenza dei cuccioli in condizioni difficili.
La madre era
solita rigurgitare il cibo pre-masticato per nutrire i piccoli. Se il nostro
cucciolo si trova il cibo pronto in una ciotola, difficilmente andrà dalla
madre a stimolarla per rigurgitare il cibo ingerito, quindi abbiamo la
scomparsa di due atteggiamenti, il rigurgito da parte della madre, e la
richiesta da parte del cucciolo. Se prendessimo questi due soggetti e se li
mettessimo in natura, morirebbero entrambi.
E’
importante che l’Uomo capisca di non interferire troppo, sull’istinto di
riproduzione dei cani, facilitando così questa importante fase. L’uomo può
aiutare il suo cane, ma senza renderlo dipendente da lui.
È necessario
riconoscere i propri confini, appoggiandoci realmente quando serve all’aiuto
veterinario.
IL CICLO
SESSUALE
La femmina
Le femmine
hanno due periodi di calore all’anno, ogni 6 mesi circa che durano da due a tre
settimane all’incirca. Mentre nel Cane Lupo Cecoslovacco le cose si manifestano
in modo diverso. Alcune femmine il primo calore lo affrontano dopo l’anno e
mezzo o due anni. Alcune di loro hanno due calori all’anno, mentre altre un
solo calore all’anno.
Nelle razze
comuni, il primo calore avviene intorno i 6 /15 mesi.
Capita che
più femmine nello stesso branco abbiamo i calori contemporaneamente.
Le fasi del
calore
Il ciclo
conta 4 fasi, il Proestro e l’Estro (effettivo periodo del calore), il Diestro
e l’Anestro (periodo del riposo sessuale).
Il
comportamento e la fisiologia dell’animale subiscono alcune alterazioni durante
ogni fare del calore.
PROESTRO
Ha una
durate di 7/10 giorni ed indica l’inizio del calore. In questa fase si
osservano le prime perdite ematiche e un visibile aumento della vulva. In
questa fase i maschi sono attirati dalla
femmina, ma nonostante ciò la femmina in questa parte del calore li rifiuta.
ESTRO
Questa fase
segue il il Proestro e ha una durata dai 5/10 giorni. Le perdite ematiche iniziano ad arrestarsi,
in questa fase, la femmina accetta le attenzioni del maschio. L’ovulazione ha
esito in questo periodo , 2 o 3 giorni dopo che la femmina si è accoppiata con
il maschio. Questo fattore è importante per avere un esito positivo su una
monta. Ecco che l’allevatore attento, fa
coprire la femmina almeno tre volte, con un intervallo di un giorno tra una
monta e l’altra.
DIESTRO
Questa fase
dura dai 60 a 80 giorni, la femmina in questo periodo o è in gestazione oppure
è in riposo sessuale se non è stata fecondata.
ANESTRO
Questo
periodo segue il nuovo ciclo, la sua durata è variabile a seconda della razza,
dell’età, e della mole.
Il maschio
non ha un ciclo definitivo, entra in calore solo quando gli viene presentata
una femmina in calore.
IL CICLO
ORMONALE
L’ormone è
una sostanza secreta da una ghiandola e rilasciata nel sangue, per agire in un
secondo momento su un altro organo. Il ciclo sessuale dipende dagli ormoni
sessuali che sono diversi nel maschio e
nella femmina.
ORMONI
FEMMINILI
ESTROGENI
Vengono
prodotti dalle ovaie, durante i calori. Il loro compito è quello di stimolare
l’ipotalamo ( a livello cerebrale) che, a sua volta produce altri ormoni che
generano l’ovulazione.
PROGESTERONE
Viene
prodotto dal corpo luteo al momento dell’ovulazione. E’ indispensabile per la
gestazione
GONADOTROPINE
Vengono
prodotte dall’ipofisi, ghiandola situata alla base dell’encefalo. Sono di due
tipi: l’FSH è l’ormone che stimola la crescita dei follicoli e viene utilizzata
a fini terapeutici e l’LH che favorisce l’ovulazione.
OXITOCINA
Anche questa
viene secreta dall’ipofisi e favorisce la dilatazione dei tessuti al momento
del parto.
PROLATTINA O
ORMONE DELLA LATTAZIONE
Anche lei
prodotta dall’ipofisi, e ha il ruolo nel stimolare la produzione del latte.
ORMONI
MASCHILI
TESTOSTERONE
Prodotto dai
testicoli, è responsabile della comparsa dei caratteri sessuali secondari, cioè
dell’aspetto fisico del maschio .
UTILIZZO DI
ORMONI NELLA MEDICIA VETERINARIA
E’
assolutamente vietato utilizzare gli ormoni senza un consulto medico
veterinario. Gli ormoni rivestono un ruolo molto importante nella vita di un
cane ed è per questo che a livello terapeutico devono essere gestiti con la
massima competenza ed intelligenza.
GONODOTROPINE
Provocano i
calori e l’ovulazione. Trattamento dell’ectopia testicolare (mancata discesa
dei testicoli)
ESTROGENI
Provocano
l’aborto. Curano la gestazione nervosa. Provocano i calori.
PROGESTERONE
Sopprime i
calori.
OXITOCINA
Aiuta nel
parto.
TESTOSTERONE
Tratta la
sterilità nel maschio.
CICLI
IRREGOLARI
I cicli
irregolari possono essere la causa della mancata fecondità.
Periodi di
calore troppo lunghi: ovulazione tardiva
Periodi di
calore troppo frequenti: iperestro , l’intervallo tra un calore e l’altro èp
inferiore ai 4 mesi.
Periodi di
calore rari: ipoestro quando l’intervallo tra un calore e l’altro è superiore
ai 8 mesi. (Nel cane lupo cecoslovacco è
da considerarsi normale)
Assenza di
calori: può significare un mancato sviluppo degli organi genitali o una
mancanza di secrezione ormonale.
Queste
situazioni vanno valutate insieme al proprio veterinario il quale determinerà
la necessità o l’inutilità di un trattamento farmacologico.
CONTRACEZIONE
CANINA
Il nostro
cane, vive bene anche se non si riproduce, a mio avviso è una diceria quella
che sostiene che una femmina debba fare almeno un parto nella sua vita. Per marginare il problema dei calori e delle
gravidanze indesiderate ci sono diversi sistemi.
Esistono
soluzioni farmaceutiche, chirurgiche e pratiche.
RIMEDI
FARMACEUTICI
Il vantaggio
dei rimedi farmaceutici è che non sono
definitivi, quindi alterano l’organismo dell’animale, solo per quella fase in cui si decide di
intervenire. Questo sistema andrebbe
valutato molto bene, perché comunque comporta degli alti rischi per la salute.
RIMEDI
CHIRURGHICI
Se si decide
di percorre questa strada, dovete sapere che è a senso unico, una volta operato
il cane, non si può più tornare indietro.
Esistono
degli inconvenienti per quanto riguarda questo tipo di intervento e sono:
aumento del peso dell’animale, e un’incontinenza urinaria nella femmina.
Vero che
questi fenomeni non si verificano necessariamente, ma la probabilità di una
loro comparsa non deve essere esclusa e trascurata, quindi anche questo aspetto
dovrebbe esser tenuto in considerazione.
L’ovariectomia
consiste nell’asportazione delle ovaie, l’isterectomia è l’asportazione
dell’utero e l’ovarioisterectomia è l’asportazione delle ovaio e utero.
Asportare
interamente l’utero consente di eliminare i rischi della gestazione, evitando
l’obesità poiché l’attività ormonale persiste. Quindi i maschi vengono
ugualmente attratti dalla femmina durante i periodi di calore.
Esiste un
altro sistema usato dai veterinari per
controllare le gravidanze nei cani, anche se poco utilizzato ed è la legatura
delle tube. Con questo sistema si
assicura una contracezione ma non si impedisce il verificarsi di infezioni
uterine.
La
contracezione nel maschio si effettua solo in due modi, o la castrazione o la
vasectomia, che consiste nell’ostruzione dei canali deferenti. La
sterilizzazione nel maschio è effettiva dopo le 3 settimane dall’intervento.
Molti
utilizzano la castrazione nel maschio per ridurre l’aggressività, ma non credo
sia un buon sistema, per mediare ad una cattiva gestione dell’animale, a meno
che dietro a quel tipo di aggressività si celino altri disturbi. Altri casi in
cui la sterilizzazione nel maschio viene effettuata quando si è in presenza di
patologie prostatiche o di ernia perineale.
La
sterilizzazione viene spesso utilizzata, solo per garantire al padrone una
gestione semplificata della gestione dei calori, qual’ora fosse in possesso di
due animali di sesso opposto. Oppure negli allevamenti viene utilizzata per
evitare la trasmissione di tare genetiche.
RIMEDI
PRATICI
Molti
pensano che la gestione di una femmina in calore sia impossibile, io credo che
non lo sia affatto.
Se siamo in
possesso di un solo soggetto femmina, occorre solo fare attenzione che in quel
dato periodo, non venga in contatto con soggetti di sesso opposto, utilizzando
semplici precauzioni come: non lasciarla libera di vagare, ma tenendosela
vicino mediante utilizzo di guinzaglio, non lasciarla incustodita nei cortili, perché
i pretendenti potrebbero introdursi e compiere il misfatto, sarebbe meglio in
caso di assenze del padrone che il cane fosse ricoverato o nel proprio
serraglio, oppure in casa. Fatto questo di rischi per accoppiamenti
indesiderati non dovrebbero sussistervi.
Se invece
siete in possesso di due soggetti maschio e femmina, i casi sono solo due, o
allontanate il maschio dalla proprietà durante il reale pericolo, ricoverandolo
in una pensione, oppure ancora più semplicemente, se siete in possesso di un
serraglio, vi ricoverate all’interno la femmina, solo per la durata del periodo
effettivo di pericolo gravidanza, lasciando il maschio all’esterno. Il suo
consorte rimarrà per tutto il tempo a farle da guardiano.
Sono sicura
che molti di voi potrebbero rimanere scioccati per questo sistema, ma io lo
preferisco nettamente ad un intervento chirurgico. Di sicuro c’è un po’ da tribolare, ma si
garantirà così l’integrità del cane sia a livello fisico che a livello
psicologico.
Molti
sostengono che con la sterilizzazione si possono risolvere diverse patologie
degli apparati riproduttori, ma quali sono queste patologie?
FEMMINA
LE MAMMELLE
LE MAMMELLE
Sono organi
a cui si deve prestare una particolare attenzione soprattutto durante la
montata lattea.
LE MASTITI
Si tratta di
una patologia non molto comune, ma quando si sviluppa può diventare grave,
soprattutto quando stiamo parlando di mastiti cancerose.
Questo
particolare problema si verifica solo durante l’allattamento, l’agente patogeno
responsabile è generalmente uno stafilococco. I sintomi sono debolezza, febbre
e le mammelle diventano dure. In caso di cancrena, la mammella diventa nera e
fredda, con fuori uscita di pus di colore viola. Se la femmina non viene
sottoposta ad alcun trattamento farmacologico, la morte è certa. Ecco perché
occorre sempre fare molta attenzione durante l’allattamento, in presenza di
anomalie è utile sentire parere veterinario.
TUMORI
La parole
“tumore” è fonte di angoscia per i proprietari dei cani. I tumori come
nell’uomo, si possono manifestare in qualsiasi periodo della vita dell’animale,
ma più frequentemente si riscontrano nelle femmine anziane.
Molto spesso
si presentano come un piccolo nodulo; purtroppo con la sola palpazione non è
possibile fare una diagnosi oggettiva e definitiva. L’unico modo per capire di
cosa si tratta o è l’asportazione del
tessuto, per poi analizzarlo, oppure prima di praticare l’intervento, si può
vedere la natura della ciste mediante ago aspirato e in caso di esito positivo,
procedere con l’intervento.
Quando si è
in presenza di formazioni cancerose, si consiglia una radiografia ai polmoni
per escludere eventuali metastasi.
GLI ORGANI
GENITALI
E’ risaputo
che tutti gli organi genitali sono i più esposti ai germi.
LA VAGINITE
Si tratta di
un infezione abbastanza frequente, in alcuni casi se trascurata porta ad
infertilità. Si manifesta con perdite vulvari, ci si accorge che qualcosa che
non va, perché la femmina si lecca di frequente. La terapia può essere
antibiotica. La vaginite colpisce di solito le femmine molto giovani.
INFEZIONI
URINARIE
Si
presentano con la presenza di pus, a livello delle vulva. L’animale appare
astenico (debole - spossato), tende a
rifiutare il cibo, ma in compenso beve tantissimo. In alcuni casi l’utero tende
a riempirsi di pus anche se non vi sono perdite.
Questo tipo
di infezione prende i nomi di: metriti, o pirometrici ed entrambe richiedono un
intervento chirurgico, una cura antibiotica potrebbe non essere sufficiente, ma
la diagnosi spetta solo al veterinario competente.
Queste
infezioni possono sopraggiungere dopo: un parto, un aborto, un trattamento
contraccettivo. Di solito sono frequenti nelle femmine di età avanzata.
L’esame del
sangue può esser utile per verificare il valore dei globuli bianchi, se è
notevolmente aumentato consentirà di confermare la diagnosi di metrite.
TUMORI ALLA
VULVA
E’ molto
difficile valutare la gravità di un tumore senza un indagine mirata (asportazione
del tessuto per analizzarlo). Molto spesso i tumori benigni della vulva sono
causa di formazioni di grasso derivante
a una porzione dei mucosa, molto semplice da asportare. Mentre per quanto
riguarda i tumori più gravi sono generalmente quelli ulcerosi. Si presentano di
solito all’esterno, ma non generano alcuno sintomo particolare.
L’unica
soluzione come rimedio a questo problema rimane l’asportazione del tessuto
interessato.
TUMORI ALLA
VAGINA
Questo tipo
di tumore interessa le femmine in età avanzata, di solito queste forme tumorali
sono raramente cancerosi e i sintomi si manifestano a causa della compressione
che il tumore pratica sulla vescica, rendendo la minzione difficoltosa.
TUMORI DELL’UTERO
Nelle
femmine, il cancro all’utero è molto raro. Si presenta con l’aumento del volume
dell’addome con la comparsa talvolta di perdite ematiche, le quali potrebbero
essere scambiate per perdite dovute ai calori.
TUMORI DELL’OVAIA
Molto
frequenti nella femmina. Sono responsabili della modificazione del
comportamento sessuale: durata prolungata dei calori, ripetizione dei calori.
L’ECZEMA
DELLA VULCA
Questa infezione
è molto frequente nei soggetti giovani, si presentano soprattutto nei primi
calori. Le lesioni dei tessuti diventano purulente a causa dell’intensa
leccatura della parte intessata.
PROLASSO
DELLA VAGINA
Per fortuna
è un fenomeno raro ma è interessante conoscerlo, perché presenta aspetti molto
impressionanti. Si presenta con il riversamento all’esterno della vagina (come
se fosse un calzino rovesciato all’esterno). Le cause possono essere dovute all’interruzione
forzata di un accoppiamento, da un parto difficile o da un intenso sforzo nell’espulsione,
in caso di costipazione intestinale. Si inizia a pensare che sia un fattore
ereditario.
LA
METRORRAGIA
Si tratta di
sanguinamenti dell’utero, che si verificano lontano dai periodi di calore. Danno
origini alle metriti, in questo caso i veterinari consigliano l’asportazione
dell’utero.
MASCHIO
I TUMORI
La maggior
parte delle masse tumorali nei maschi, si sviluppa nei testicoli. Il testicolo
tende a gonfiarsi, in alcuni casi il soggetto inizia a perdere i peli, urina in
posizione accovacciata come di solito fanno le femmine, e presenta un aumento
delle mammelle. La castrazione è il miglior trattamento per questo tipo di
problema.
LA FRATTURA
DELL’OSSO PENIENO
Il cane
urina con difficoltà camminando. Questo tipo di inconveniente si manifesta
quando si decide di separare il maschio quando questo è agganciato alla femmina
durante la monta. Il rimedio è il riposo.
L’ECZEMA
DELLO SCROTO
Si creano
piaghe profonde sulla parte interessata, a causa del continuo leccarsi. Si
pensa che questo tipo di problema sia dato da un allergia da: erba, cemento,
tappeti. Il rimedio è quello di disinfettare con prodotti apposta la parte
lesionata e impedire al cane di continuare a toccarsi. In alcuni casi estremi,
lo scroto è così rovinato che la castrazione si rende necessaria.
LE ORCHITI
È un
infiammazione dei testicoli molto dolorosa, per fortuna si presenta raramente.
Il testicolo si presenta gonfio, arrossato e caldo.
LA
CONGESTIONE DEL PENE
A volte
capita che il pene del cane si congestioni, ovvero fuoriesca dalla sua
sede/guaina e non riesca più a rientrarvi. Per risolvere il problema si può
applicare del ghiaccio o della vaselina, per fargli riassumere la sua posizione
corretta. Potrebbe verificarsi durante gli accoppiamenti.
I PROBLEMI
DELLA PROSTATA
E’ un
problema che è legato all’età avanzata del cane, si manifestano sotto forma di
ascesso o masse tumorali. Il soggetto prova dolore durante la minzione e si
muove con la schiena arcuata e le gambe posteriori rigide.
Non si può
praticare l’intervento della rimozione della prostata come nell’uomo, ma è
possibile trattare il soggetto o con un trattamento ormonale o chirurgico/castrazione.
L’ECTOPIA
TESTICOLARE
Quando i
cuccioli nascono i testicoli non sono ancora scesi nella loro definitiva sede.
I testicoli oltrepassano l’anello inguinale per collegarsi nello scroto solo a
partire del 5° giorno. La loro posizione
definitiva verrà raggiunta alla settima settimana, ma fino all’età di 5 o 6
mesi la cosa rientra nella normalità e non occorre preoccuparsi, ma solo tenere
sotto osservazione.
Se uno o
entrambi non prendono sede definitiva, sarà necessario asportarli. Infatti c’è
il rischio di cancerizzazione dei testicoli interaddominali. Questa forma di
cancro passa inosservata, fino a che il tumore non ha raggiunto dimensioni tali
enormi, nell’addome dell’animale.
Si consiglia
di asportare il testicolo.
ETICA –
LEGISLAZIONE RIGURADO IL PROBLEMA LEGATO ALL’ECTOPIA TESTICOLARE
E’ giusto
sapere che come il cimurro, l’epatite contagiosa (malattia di Rubarth), la
parvovirosi, l’atrofia della retina (malattia oculare che può indurre alla
cecità in pochi anni), la displasia coxo-femorale (anomalia della conformazione
dell’articolazione dell’anca), la displasia dei gomiti, anche l’Ectopia testicolare, in età superiore ai 6
mesi, viene considerata dalla legge come un VIZIO REDIBITORIO.
Un soggetto,
i cui testicoli non siano ancora scesi, non può quindi essere messo in vendita
(se parliamo di cani di razza). Se questo si verifica, la vendita potrà essere
annullata, dopo una visita diagnostica accurata da parte di un veterinario
competente, che provvederà a certificarlo.
Secondo la
procedura seguente:
·
L’azione di garanzia per vizio di consenso, in caso di inganno (dolo)
da parte del venditore o di errore sulle qualità dell’animale acquistato, che
sarebbero dovute essere concordate sul contratto di vendita (all’occorrenza,
per l’animale destinato alla riproduzione).
·
L’azione in garanzia per vizio redibitorio; il
venditore è tenuto a rimborsare il costo dell’animale e le spese inerenti alla
vendita, talvolta comprensive di danni interessi.
Riguardo
questo aspetto, c’è da verificare che il padre dei cuccioli sia sano, studi
fatti, dicono che il problema è di origine ereditaria. In teoria un cane colpito da questo tipo di
problema per gli standar E.N.C.I o F.C.I. non sono ammessi alla riproduzione.
LA STERILITA’
Le cause di sterilità nella femmina:
- · La femmina dovrà essere entrata nella pubertà, per mettere al mondo una cucciolata. L’età della pubertà varia a seconda della razza e dei soggetti.
- · Si possono verificare cicli normali seguiti da interruzioni.
- · Periodi di calore troppo ravvicinati
- · Infezioni
- · Accoppiamenti non riusciti bene, le cause potrebbero essere diverse, momento inadatto, scelta errata nel maschio, assenza di maturità nella femmina.
Le cause
della sterilità nel maschio:
- · Giovane età, inesperienza.
- · Poca attrazione verso le femmine in calore
- · Mancanza di sviluppo degli organi genitali, derivante spesso dalla consanguineità
- · Gli spermatozoi non vengono prodotti in quantità sufficiente.
- · Infezioni
- · Accoppiamenti troppo ravvicinati.
Florence Desachy Medico Veterinario - La riproduzione del cane cosa da sapere - Edizione De Vecchi Milano 2000
Alain Fontbonne Prof. Vererinario - Vicepresidente del Comintato Francese dei Veterinari - Membro della Società Europea dei Veterinari
L'anno scorso, quando mi occupavo della pubblicazione degli articoli sul portale "www.erauncane.it", portale che si occupava dell'altro lato della medaglia del mondo cinofilo, ovvero quello che non viene detto, ho avuto la possibilità di approfondire il discorso sterilizzazioni, grazie al parere del Dott. Massimo Zuanetti Medico Chirurgo, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia -Bologna, grazie ad un suo articolo.
29 Novembre 2013 – Sappiamo cosa significa
“sterilizzare” un animale? – Dott. Massimo Zuanetti
Non avendo mai posseduto prima un animale e
nello specifico un cane, non mi ero mai posto particolari quesiti, pur essendo
un medico e per di più ginecologo-ostetrico, riguardo la sterilizzazione degli
animali domestici.
Se il principio è il rispetto “vero” dell’
essere vivente (uomo o animale che sia) e quindi non interferire anche sulla
sua fertilità, cioè la spontanea
capacità di riprodursi, perché animalisti,
associazioni pro-animali e persino veterinari avvallano per non dire
consigliano la sterilizzazione dei cani e gatti?
Considerando che i cani in quanto domestici
sono già limitati e direi super controllati dai loro padroni nelle frequentazioni
dei loro simili perché sterilizzarli?
Ma soprattutto, sappiamo che significa
“sterilizzare” un animale?
La sterilizzazione e’ una tecnica
chirurgica, usata anche sul uomo e sulla donna, atta ad impedire la possibilità
che la femmina possa rimanere gravida dopo un rapporto sessuale. Questa
definizione apparente banale e’ correttamente applicata solo agli umani.
In pratica nell’uomo si esegue la vasectomia
cioè la legatura e interruzione dei dotti deferenti in modo tale che gli
spermatozoi non possano raggiungere le vescicole seminali. Tale tecnica benché
irreversibile non altera né la sessualità né la produzione ormonale dei
testicoli. In altre parole l’uomo non “sente” differenze se non nella
possibilità di avere eredi!
Vale lo steso discorso per la donna dove si
esegue la legatura e interruzione delle salpingi in modo tale da impedire che
l’ovulo incontri lo spermatozoo. Anche in questo caso, pur essendo l’intervento
irreversibile, non si va ad alterare ne la sessualità né la produzione ormonale
delle ovaia.
Teoricamente negli animali si dovrebbe fare
lo stesso, ma non lo si fa perché ai padroni interessa poco il problema
riproduttivo vero dei loro quattro zampe, mentre interessa non essere
infastiditi dai “calori”....
Per azzerare per sempre i calori, cioè il
periodo degli amori, si esegue normalmente la castrazione, cioè l’asportazione
delle gonadi (testicoli o ovaia) e in taluni casi nelle femmine anche
dell’utero cosi i padroni non si stressano neanche più per le mestruazioni.....
E’ evidente che questo atteggiamento
chirurgico invasivo e demolitivo porta all’azzeramento degli ormoni sessuali
con ovvie conseguenze spesso negative per la salute dei nostri amici a quattro
zampe.
E’ curioso che in un’epoca come la nostra
dove l’animale domestico è letteralmente “umanizzato” si ritenga normale violare
la sua natura ed identità sessuale in modo irreversibile e che questo non
sollevi l’indignazione dei cosiddetti animalisti e padroni amorevoli....
Alcuni dati scientifici ci aiutano a capire
i rischi/benefici della castrazione animale.
Da uno studio di Larry S. Katz, PhD
Associate Professor and Chair Animal Sciences
Rutgers University New Brunswick, NJ 08901
“gli effetti positivi sul cane maschio castrato sono:
1 elimina il minimo rischio (probabilmente < 1% ) di morire di tumore ai testicoli
2 riduce il rischio di disordini non-tumorali alla prostata
3 riduce il rischio di fistole perianali
4 potrebbe ridurre il rischio di diabete (dati inconcludenti)
In negativo, castrare i cani maschi
1 se fatto prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.
2 aumenta il rischio di angiosarcoma cardiaco di un fattore di 1.6
3 triplica il rischio di ipotiroidismo
4 aumenta il rischio di decadimento cognitivo geriatrico
5 triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute associato a molti altri problemi
6 quadruplica il piccolo rischio (< 0,6% ) di cancro alla prostata
7 raddoppia il piccolo rischio (< 1% ) di tumori al tratto urinario
8 aumenta il rischio di disturbi ortopedici
9 aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni
Per quanto concerne le femmine:
In positivo, sterilizzare i cani femmina
1 se fatta prima dei 2.5 anni d'età riduce di gran lunga il rischio di tumori alla mammella, il più comune tumore maligno nei cani femmina
2 elimina quasi completamente il rischio di piometra (infezione dell’utero), che altrimenti affligge circa il 23% e uccide circa l'1% delle femmine intere.
3 riduce il rischio di fistole perianali.
4 rimuove il rischio molto piccolo( ≤ 0.5% ) di tumori uterini, della cervice e delle ovaie
In negativo, sterilizzare i cani femmina
1 se fatta prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.
2 Aumenta il rischio di emangiosarcoma splenico di un fattore di 2.2 e di emangiosarcoma cardiaco di un fattore ( ≤ 0,5% ) questo è un tumore comune e principale causa di morte in alcune razze
3 triplica il rischio di ipotiroidismo
4 triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute con associati molti altri problemi
5 causa una “incontinenza urinaria da sterilizzazione” nel 4-20% dei cani femmina
6 aumenta il rischio di infezioni del tratto urinario persistenti o ricorrenti di un fattore di 3-4
7 aumenta il rischio di vulva ipoplasica, dermatite vaginale, e vaginiti soprattutto per i cani femmina sterilizzate prima della pubertà
8 raddoppia il piccolo rischio (< 1% ) di tumori nel tratto urinar
9 aumenta il rischio di disturbi ortopedici
10 aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni
2 riduce il rischio di disordini non-tumorali alla prostata
3 riduce il rischio di fistole perianali
4 potrebbe ridurre il rischio di diabete (dati inconcludenti)
In negativo, castrare i cani maschi
1 se fatto prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.
2 aumenta il rischio di angiosarcoma cardiaco di un fattore di 1.6
3 triplica il rischio di ipotiroidismo
4 aumenta il rischio di decadimento cognitivo geriatrico
5 triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute associato a molti altri problemi
6 quadruplica il piccolo rischio (< 0,6% ) di cancro alla prostata
7 raddoppia il piccolo rischio (< 1% ) di tumori al tratto urinario
8 aumenta il rischio di disturbi ortopedici
9 aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni
Per quanto concerne le femmine:
In positivo, sterilizzare i cani femmina
1 se fatta prima dei 2.5 anni d'età riduce di gran lunga il rischio di tumori alla mammella, il più comune tumore maligno nei cani femmina
2 elimina quasi completamente il rischio di piometra (infezione dell’utero), che altrimenti affligge circa il 23% e uccide circa l'1% delle femmine intere.
3 riduce il rischio di fistole perianali.
4 rimuove il rischio molto piccolo( ≤ 0.5% ) di tumori uterini, della cervice e delle ovaie
In negativo, sterilizzare i cani femmina
1 se fatta prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.
2 Aumenta il rischio di emangiosarcoma splenico di un fattore di 2.2 e di emangiosarcoma cardiaco di un fattore ( ≤ 0,5% ) questo è un tumore comune e principale causa di morte in alcune razze
3 triplica il rischio di ipotiroidismo
4 triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute con associati molti altri problemi
5 causa una “incontinenza urinaria da sterilizzazione” nel 4-20% dei cani femmina
6 aumenta il rischio di infezioni del tratto urinario persistenti o ricorrenti di un fattore di 3-4
7 aumenta il rischio di vulva ipoplasica, dermatite vaginale, e vaginiti soprattutto per i cani femmina sterilizzate prima della pubertà
8 raddoppia il piccolo rischio (< 1% ) di tumori nel tratto urinar
9 aumenta il rischio di disturbi ortopedici
10 aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni
In conclusione, una lettura oggettiva della
letteratura medica veterinaria rivela una situazione complessa in relazione ai
rischi e benefici a lungo termine sulla salute associati alla castrazione nei
cani.
L'evidenza mostra che la castrazione
correla sia con effetti benefici che negativi sulla salute nei cani. Suggerisce
anche quanto ancora non sappiamo su questo argomento.
Nella maggior parte dei casi il numero di
problemi di salute associati alla sterilizzazione dei cani maschi supera i
benefici per la salute stessa.
Per le femmine la situazione è più
complessa. Il numero di benefici sulla salute associati alla sterilizzazione
potrebbe superare, in alcuni casi (non tutti) i problemi di salute.
Quindi, se la sterilizzazione migliora le
probabilità di una buona salute generale o la peggiora dipende probabilmente
dall'età della cagna ed il rischio relativo di varie malattie nelle diverse
razze.
La tradizionale età di castrazione a sei
mesi, nonché della castrazione pediatrica sembrano predisporre i cani a rischi
per la salute che potrebbero altrimenti essere evitati in attesa che il cane
sia fisicamente maturo, o forse nel caso di molti cani maschi, rinunciando del
tutto a meno che non medicalmente necessario.
L'equilibrio tra benefici e rischi a lungo
termine sulla salute della sterilizzazione/castrazione varierà da cane a cane.
Razza, età e sesso sono variabili che devono essere prese in considerazione
assieme a fattori non medici per ogni singolo cane.
Raccomandazioni a favore della castrazione
per tutti i cani non appaiono essere supportate dai risultati della letteratura
medica veterinaria.”
Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers
University New Brunswick, NJ 08901
Le osservazioni che pone il Dott. Zuanetti, sono osservazioni interessanti. Qualcuno potrebbe non esser d'accordo, perchè chi lo scrive è un medico che opera nel settore umano, ma se oggi giorno si applica nel mondo veterinario metodi chirurgici umani sui cani, io credo che il parere di un chirurgo il quale opera nello stesso settore/ginecologico, ci possa illustrare in modo semplice ed esplicativo le contro indicazioni.
Noi spesso quando pensiamo alla sterilizzazione, abbiamo in mente solo due punti, l'asportazione di un organo e la soluzione di un problema, ma non pensiamo alle ripercussioni di quell'asportazione ha sul nostro cane.
Chi mi conosce da vicino conosce il mio pensiero sulla sterilizzazione.
Qualcuno sostiene che il mio accanimento su questo discorso, sia legato al fatto che io allevo, ma non è così, anche perchè io non vivo di allevamento ma di altro, di conseguenza l'avere delle femmine intere, per me, all'atto pratico, è più un fastidio che un beneficio e mi riferisco alla gestione dei periodi di calore.
Il mio pensiero nasce circa 11 anni, ed ha preso forma strada facendo.
Se all'inizio, la vedevo come una possibile soluzione per chi non poteva o non voleva gestire il calore, ora non ne sono più tanto sicura e convinta, a meno che non si tratti di casi specifici legati alla sopravvivenza e salute dell'animale stesso.
Lavorando con i cani, ho notato molte differenze caratteriali, tra i cani interi e i cani sterilizzati (ancora di più se le razze coinvolte appartengono a determinate razze ad esempio il CLC, o razze non troppo manipolate dall'uomo, incroci di lupoidi o meticci) legati al loro modo di comunicare.
Rivedendomi, anche io in passato ho erroneamente consigliato, sostenendo i consigli dei veterinari, che il cane doveva venir sterilizzato, prima della maturità sessuale, questo per impedire all'animale di maturare/crescere scoprire determinati stimoli, questo per garantire al proprietario un animale più tranquillo e gestibile.
In effetti i soggetti sterilizzati prima dello sviluppo, non mostrano particolari tipi di aggressività legati alle fasi del calore, ma mostrano confusione nel capire determinate situazioni, difficoltà nell'aggregarsi con i cani interi, i quali durante i periodi di calore li prendono di mira, li attaccano, li sottomettono, e questo accade perchè l'animale sterilizzato è stato privato di un'identità, di un ruolo.
Questa settimana ho avuto modo di confrontarmi telefonicamente, con un veterinario che si occupa della selezione del Dogo Argentino, come animale da lavoro/caccia al cinghiale, il quale sostiene, l'idea che l'animale, se si decide per la sterilizzazione, deve avere l'opportunità di crescere mentalmente e sessualmente.
La sterilizzazione se fatta troppo precocemente, non porta solo un cambiamento a livello fisiologico, ma anche mentale, portando l'animale a una perdita a livello: cognitivo/personalità/mansioni/ruolo/competenze, questo aspetto assume un valore ancora più importante per chi seleziona cani da lavoro, avere un buon genitore, completo di esperienze significa avere un buon insegnate per il cucciolo.
Quindi sarebbe saggio, che l'animale raggiunga la piena maturità, questo per consentirgli di vivere una vita equilibrata, in seguito all'intervento.
Penso alla mia Ambra, non posso che convalidare questo pensiero. Ambra nella sua vita prima di subire l'intervento, aveva provato sia l'esperienza del calore, che del parto, e queste due esperienze le sono state utili, nel tempo.
Dopo il primo anno di convivenza nel mio branco, all'età d 4/5 anni veniva sottoposta ad intervento chirurgico, ma le sue esperienze, la sua testa, il suo carattere si era consolidato, non ha trovato difficoltà nel continuare a vivere a contatto con i soggetti interi mantenendo il suo ruolo, inoltre Ambra è stata un valido aiuto con la gestione delle cucciolate di Luna, aspetto che non mi capita di vedere quando lavoro con cani sterilizzati, i quali in determinati momenti trovano difficoltà a relazionare con soggetti interi.
Io credo, che chi compra un cane, oppure lo adotti, debba avere la responsabilità di pensare anche al benessere psichico del cane e non solo quello fisico. Purtroppo la vita è fatta anche di questo. La nostra decisione va a manipolare in modo importante la vita del nostro cane.
Molti sostengono che se il cane non viene fatto riprodurre, non ha senso tenerlo intero, oggi sono arrivata alla conclusione, che si compia un grosso errore. Certo non avere il pensiero dei calori, è una grande comodità, ma è una scelta che tocca molti aspetti importanti nella vita di un cane.
L'argomento della sterilizzazione tocca da vicino il mondo degli abbandoni/canili, posso comprendere l'opinione di chi dedica il proprio tempo libero/volontari, i quali sono a contatto con realtà veramente toccanti, ma di fronte a una persona coscienziosa ed attenta, non credo che si commetta nessun delitto consentire all'interessato di tenersi il cane intero, ma questo è un discorso che apre a mille dibattiti, e molto spesso accende gli animi, sfociando in considerazioni fuori luogo.
La cosa che mi spaventa di più, non sono tanto le varie ragioni, che spingono una politica al posto di un'altra, ma quando mi trovo davanti a concetti buttati a caso, senza un fondamento, concetti sostenuti soprattutto da persone che lavorano nel settore cinofilo, frasi come questa non dovrebbero essere nemmeno menzionate: "nel cane, la fase successiva inseminazione (aggancio, tappo, chiusa o come vien chiamato nelle varie zone il momento in cui il maschio"agganciato" gira il corpo e si pone posteriore contro posteriore) è fortemente dolorosa per la femmina, perché ha dentro di se un organo gonfio che, per fisicità, non può uscire, ma vien tirato via a forza. E per vari minuti".
Concetti approssimativi, che hanno il solo scopo di spaventare i detentori, facendo leva sui sentimenti che ci legano al nostro cane.
In realtà quello che succede durante un accoppiamento è ben diverso da quello descritto sopra.
Madre Natura, non ha lasciato nulla al caso, il nodo che il maschio forma serve per non consentire allo sperma di fuoriuscire, e quindi correre il rischio, che il grande sforzo venga vanificato. Per un animale in natura è importante trasmettere il proprio gene, per la continuità della specie.
Si parla di dolore, potrebbe essere anche vero, ma ancora una volta, in Natura nulla è lasciato al caso. Anche per quanto riguarda il parto, quando vidi per la prima volta la mia fattrice partorire, mi meravigliai nel vedere che la fatica era ridotta al minimo, e ne fui piacevolmente sollevata.
Occupandomi di CLC razza ancora molto giovane, e legata in modo particolare al lupo, ho potuto notare diversi rituali, sia prima dell'accoppiamento che dopo.
Rituali che sembrano andare a celebrare e consolidare quell'unione. Basta pensare ai Lupi che quando si ritrovano dopo una separazione, o dopo la caccia, si aggregano e iniziano ad ululare.
Vi lascio 4 video da visionare.
Il primo è prima dell'accoppiamento, il secondo è un tentativo di monta, il terzo è durante la monta, e il quarto è dopo la monta.
Vorrei far notare che la femmina in questione ha tre anni ed è al suo primo accoppiamento. Potete notare da soli che non sta soffrendo.
E' importante che negli accoppiamenti, i soggetti vengano lasciati stare, devono muoversi in libertà, liberi di agire in autonomia, è assolutamente sconsigliato togliere a forza il maschio dalla femmina una volta che questo è agganciato, finito il suo lavoro, il nodo si scioglierà e il maschio si toglierà dalla femmina da solo, intervenire significa ledere sia l'organo maschile che quello femminile, come è sconsigliato far accoppiare una femmina a forza.
Le osservazioni che pone il Dott. Zuanetti, sono osservazioni interessanti. Qualcuno potrebbe non esser d'accordo, perchè chi lo scrive è un medico che opera nel settore umano, ma se oggi giorno si applica nel mondo veterinario metodi chirurgici umani sui cani, io credo che il parere di un chirurgo il quale opera nello stesso settore/ginecologico, ci possa illustrare in modo semplice ed esplicativo le contro indicazioni.
Noi spesso quando pensiamo alla sterilizzazione, abbiamo in mente solo due punti, l'asportazione di un organo e la soluzione di un problema, ma non pensiamo alle ripercussioni di quell'asportazione ha sul nostro cane.
Chi mi conosce da vicino conosce il mio pensiero sulla sterilizzazione.
Qualcuno sostiene che il mio accanimento su questo discorso, sia legato al fatto che io allevo, ma non è così, anche perchè io non vivo di allevamento ma di altro, di conseguenza l'avere delle femmine intere, per me, all'atto pratico, è più un fastidio che un beneficio e mi riferisco alla gestione dei periodi di calore.
Il mio pensiero nasce circa 11 anni, ed ha preso forma strada facendo.
Se all'inizio, la vedevo come una possibile soluzione per chi non poteva o non voleva gestire il calore, ora non ne sono più tanto sicura e convinta, a meno che non si tratti di casi specifici legati alla sopravvivenza e salute dell'animale stesso.
Lavorando con i cani, ho notato molte differenze caratteriali, tra i cani interi e i cani sterilizzati (ancora di più se le razze coinvolte appartengono a determinate razze ad esempio il CLC, o razze non troppo manipolate dall'uomo, incroci di lupoidi o meticci) legati al loro modo di comunicare.
Rivedendomi, anche io in passato ho erroneamente consigliato, sostenendo i consigli dei veterinari, che il cane doveva venir sterilizzato, prima della maturità sessuale, questo per impedire all'animale di maturare/crescere scoprire determinati stimoli, questo per garantire al proprietario un animale più tranquillo e gestibile.
In effetti i soggetti sterilizzati prima dello sviluppo, non mostrano particolari tipi di aggressività legati alle fasi del calore, ma mostrano confusione nel capire determinate situazioni, difficoltà nell'aggregarsi con i cani interi, i quali durante i periodi di calore li prendono di mira, li attaccano, li sottomettono, e questo accade perchè l'animale sterilizzato è stato privato di un'identità, di un ruolo.
Questa settimana ho avuto modo di confrontarmi telefonicamente, con un veterinario che si occupa della selezione del Dogo Argentino, come animale da lavoro/caccia al cinghiale, il quale sostiene, l'idea che l'animale, se si decide per la sterilizzazione, deve avere l'opportunità di crescere mentalmente e sessualmente.
La sterilizzazione se fatta troppo precocemente, non porta solo un cambiamento a livello fisiologico, ma anche mentale, portando l'animale a una perdita a livello: cognitivo/personalità/mansioni/ruolo/competenze, questo aspetto assume un valore ancora più importante per chi seleziona cani da lavoro, avere un buon genitore, completo di esperienze significa avere un buon insegnate per il cucciolo.
Quindi sarebbe saggio, che l'animale raggiunga la piena maturità, questo per consentirgli di vivere una vita equilibrata, in seguito all'intervento.
Penso alla mia Ambra, non posso che convalidare questo pensiero. Ambra nella sua vita prima di subire l'intervento, aveva provato sia l'esperienza del calore, che del parto, e queste due esperienze le sono state utili, nel tempo.
Dopo il primo anno di convivenza nel mio branco, all'età d 4/5 anni veniva sottoposta ad intervento chirurgico, ma le sue esperienze, la sua testa, il suo carattere si era consolidato, non ha trovato difficoltà nel continuare a vivere a contatto con i soggetti interi mantenendo il suo ruolo, inoltre Ambra è stata un valido aiuto con la gestione delle cucciolate di Luna, aspetto che non mi capita di vedere quando lavoro con cani sterilizzati, i quali in determinati momenti trovano difficoltà a relazionare con soggetti interi.
Io credo, che chi compra un cane, oppure lo adotti, debba avere la responsabilità di pensare anche al benessere psichico del cane e non solo quello fisico. Purtroppo la vita è fatta anche di questo. La nostra decisione va a manipolare in modo importante la vita del nostro cane.
Molti sostengono che se il cane non viene fatto riprodurre, non ha senso tenerlo intero, oggi sono arrivata alla conclusione, che si compia un grosso errore. Certo non avere il pensiero dei calori, è una grande comodità, ma è una scelta che tocca molti aspetti importanti nella vita di un cane.
L'argomento della sterilizzazione tocca da vicino il mondo degli abbandoni/canili, posso comprendere l'opinione di chi dedica il proprio tempo libero/volontari, i quali sono a contatto con realtà veramente toccanti, ma di fronte a una persona coscienziosa ed attenta, non credo che si commetta nessun delitto consentire all'interessato di tenersi il cane intero, ma questo è un discorso che apre a mille dibattiti, e molto spesso accende gli animi, sfociando in considerazioni fuori luogo.
La cosa che mi spaventa di più, non sono tanto le varie ragioni, che spingono una politica al posto di un'altra, ma quando mi trovo davanti a concetti buttati a caso, senza un fondamento, concetti sostenuti soprattutto da persone che lavorano nel settore cinofilo, frasi come questa non dovrebbero essere nemmeno menzionate: "nel cane, la fase successiva inseminazione (aggancio, tappo, chiusa o come vien chiamato nelle varie zone il momento in cui il maschio"agganciato" gira il corpo e si pone posteriore contro posteriore) è fortemente dolorosa per la femmina, perché ha dentro di se un organo gonfio che, per fisicità, non può uscire, ma vien tirato via a forza. E per vari minuti".
Concetti approssimativi, che hanno il solo scopo di spaventare i detentori, facendo leva sui sentimenti che ci legano al nostro cane.
In realtà quello che succede durante un accoppiamento è ben diverso da quello descritto sopra.
Madre Natura, non ha lasciato nulla al caso, il nodo che il maschio forma serve per non consentire allo sperma di fuoriuscire, e quindi correre il rischio, che il grande sforzo venga vanificato. Per un animale in natura è importante trasmettere il proprio gene, per la continuità della specie.
Si parla di dolore, potrebbe essere anche vero, ma ancora una volta, in Natura nulla è lasciato al caso. Anche per quanto riguarda il parto, quando vidi per la prima volta la mia fattrice partorire, mi meravigliai nel vedere che la fatica era ridotta al minimo, e ne fui piacevolmente sollevata.
Occupandomi di CLC razza ancora molto giovane, e legata in modo particolare al lupo, ho potuto notare diversi rituali, sia prima dell'accoppiamento che dopo.
Rituali che sembrano andare a celebrare e consolidare quell'unione. Basta pensare ai Lupi che quando si ritrovano dopo una separazione, o dopo la caccia, si aggregano e iniziano ad ululare.
Vi lascio 4 video da visionare.
Il primo è prima dell'accoppiamento, il secondo è un tentativo di monta, il terzo è durante la monta, e il quarto è dopo la monta.
Vorrei far notare che la femmina in questione ha tre anni ed è al suo primo accoppiamento. Potete notare da soli che non sta soffrendo.
E' importante che negli accoppiamenti, i soggetti vengano lasciati stare, devono muoversi in libertà, liberi di agire in autonomia, è assolutamente sconsigliato togliere a forza il maschio dalla femmina una volta che questo è agganciato, finito il suo lavoro, il nodo si scioglierà e il maschio si toglierà dalla femmina da solo, intervenire significa ledere sia l'organo maschile che quello femminile, come è sconsigliato far accoppiare una femmina a forza.
Non posso obbligare nessuno a pensarla al mio stesso modo, quello che posso fare è consigliarvi di leggere e documentarvi, ma fatelo nei canali giusti, quello che posso dirvi con assoluta certezza, è che se si rispetta la natura di un cane, e gli si permette di crescere, maturare, fare le giuste esperienze, crescerà in modo sano ed equilibrato, consolidando in modo corretto il proprio carattere e la propria indole.
BIBLIOGRAFIE
Florence Desachy Medico Veterinario - La riproduzione del cane cosa da sapere - Edizione De Vecchi Milano 2000
Alain Fontbonne Prof. Vererinario - Vicepresidente del Comintato Francese dei Veterinari - Membro della Società Europea dei Veterinari
Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers University New Brunswick, NJ 08901
Articolo: 29 Novembre 2013 – Sappiamo cosa significa “sterilizzare” un animale? – Dott. Massimo Zuanetti Medico Chirurgo, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia -Bologna.
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