PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

venerdì 1 febbraio 2013

ERRORI ....

TAIGA SULLEORMEDELLUPO
NATA IL 12 GIUGNO 2012 



NONOSTANTE L'ATTENZIONE 
GLI ERRORI SI FANNO

"... Spesso incomprensioni, egoismo e interesse separano le persone rendendole 
ancor più disperate e sole.
A quel punto uno di procura un cane, un gatto, insomma un animale da compagnia.
Salvo poi abbandonarlo sulla strada quando avrà ripescato dal pentolone del mondo
qualche altro interesse che lo tenga a galla.
Ma il cane è una cosa seria e nessun essere umano è fedele come lui ...."

Tratto dal libro 
"Gocce di resina" di Mauro Corona

Voglio incominciare così l'articolo di Taiga.
Sto riflettendo sul mio lavoro, a tutte le volte in cui ho cercato di incontrare i futuri detentori, creando giornate didattiche, sia per permettere loro di comprendere meglio chi è il CLC, sia per permettere a me di comprendere meglio le loro esigenze, il loro stile di vita, per aiutarli nella loro scelta.

Questa esigenza mi ha portato a sviluppare giornate formative come quella degli stage: "Conoscere il Cane Lupo Cecoslovacco" .
Una giornata dedicata interamente al CLC, per capirli al meglio, per capire la loro natura, le loro esigenze e anche per sottolineare il loro carattere imprevedibile, acceso, intelligente tanto da ritrovarmi a fare l'avvocato del diavolo, rimarcando questi suoi aspetti, che se trascurati possono trasformare la convivenza da idilliaca ad antipatica.

Sia quello di scrivere un libro su "Come sopravvivere ad un cucciolo di CLC" un vademecum, per ricordare e per aver sempre sotto mano le prime regole essenziali per instaurare un Buon Rapporto basato sulla COERENZA - FIDUCIA - SERENITA' - AFFIDABILITA' - RISPETTO.

Ebbene a volte mi rendo conto che non basta, ho l'impressione che dopo fiumi di parole dette e scritte, la gente arrivata a  casa con il cucciolo in braccio dimentichi tutto, facendo di testa loro, per poi ripresentarsi a me con altrettanti fiumi di parole scritte o dette in telefonate lunghissime, ma ancor peggio quando pensi di aver scelto bene il detentore, ti vedi ritornare il cucciolo ormai diventato cucciolone, in condizioni quasi discutibili.

I consigli che do sul come creare un ambiente sicuro, per il proprio cane, dove poterlo far vivere in modo tranquillo e sereno, fatto di un giardino ben recintato, dove il piccolo non possa scappare all'esterno, rischiando la propria vita, ma anche la sicurezza degli altri, sembrano essere parole al vento.
A questo proposito la gente, non sembra ascoltarmi, sembra a detta loro che io esageri.
Mi vengono in mente due episodi.
Quando prestavo servizio come milite nel corpo della Croce Rossa, come dipendente autista soccorritore una  notte d'estate che fummo chiamati per un codice rosso, si trattava di un malore importante. Era poco più di mezzanotte, le strade erano sgombre dal traffico e io pestai un pò sull'acceleratore bruciai con le dovute precauzioni un semaforo rosso. Me lo ricordo come se fosse oggi, dopo pochi metri mi attraversò la strada un cane di media stazza, mi ricordo solo il colore era nero, feci una brusca frenata, sentii il retro dell'ambulanza mettersi quasi di traverso, onestamente non so come feci, a riprendere il controllo del mezzo, credo che mi venne tutto in automatico.
Eravamo fermi in mezzo alla strada, il silenzio era calato su di noi, se non fosse per la sirena che continuava a suonare, sentii una mano sulla spalla, era quello del mio compagno che con un filo di voce mi diceva: "brava".
Mi andò bene, anzi ci andò bene, potevamo farci davvero male, infatti il secondo episodio risale più o meno a quel periodo, fummo chiamati per un incidente stradale, un automobilista finì fuori strada, perdendo la propria vita, cercando di evitare un cane che era scappato, mentre il povero cane morì poco più indietro investito da un auto che veniva dalla direzione opposta.

Questi due esempi possono sembrare estremi, ma tanto estremi non lo sono.
Quando do consigli sul come fare le recinzioni, non è che li do con l'intenzione di saperla più di voi, ma perchè arrivo dall'esperienza di soggetti fugaioli.
Manny il mio maschio capostipite è un mago dell'evasione, ed Eragon suo figlio sta imparando l'arte, tutto questo aiutati da Luna la quale fa sempre il palo.

A dirla così può far ridere, ma quando ti mettono davanti a certe situazioni come: reti elettro saldate piegate, pannelli di truciolato mangiati, muretti scalati, e loro liberi per i campi, bè voi non potete immaginare la mia ansia.

Al di là della perdita della loro vita, che è forse il danno minore, eh si!!! è il danno minore, perchè se un cane scatena un incidente sono dolori... anzi cavoli amari per il detentore.
Sta a noi a capire le cause, sta a noi a creare l'ambiente giusto, sicuro.
Evitando così, un danno all'animale, alle cose altrui ma soprattutto alle persone.

Il punto più dolente di questa mia riflessione è quando ribadisco che il cane non è un giocattolo, da prendere solo perchè:
  • è bello
  • assomiglia al lupo nel caso del CLC
  • mi sento figo
  • lo regalo per il compleanno
  • tanto sta in giardino o nel serraglio
  • tanto poi quando mi stufo l'abbandono
  • i figli volevano il cane ( vi lascio un link da leggere a questo proposito MIO FIGLIO VUOLE UN CANE )
per poi ricevere la fatidica telefonata, accompagnata da scuse più o meno tragiche per potersene disfare.

QUESTA E' LA STORIA DI TAIGA

Avrei voluto fare una cronistoria di cosa è successo a Taiga, ma mi limito a dire che mi è tornata indietro.
Provo delusione per quello che è successo, per la scelta che ho fatto nel assegnarla a loro, e provo amarezza nel averla vista tornare in condizioni non consone ad un cucciolo di 7 mesi, sia per quanto una spiccata magrezza sia per quanto riguarda al tipo di gestione.

Pensare che passo al setaccio le persone prima di scegliere. Ho clienti che ancora oggi mi dicono: " tu con noi sei stata molto dura".
Eppure dopo aver incontrato più volte i futuri proprietari, dopo aver visto finte lacrime di emozione, Taiga è ritornata al suo branco di origine. 
Di certo ho imparato una nuova lezione.

Ma questo articolo non deve essere un processo agli ex proprietari di Taiga, loro hanno fatto un scelta, ma deve essere una RIFLESSIONE per chi:

  • Vuole prendere un cucciolo.
  • Ha deciso di disfarsene.
  • Lo sta vivendo.
UN CUCCIOLO PER GIOCATTOLO

Io molto spesso passo ore e ore a parlare, poi non so il perchè le persone appena hanno in mano la piccola palla di pelo, si dimenticano tutti i consigli che gli sono stati detti.
Incominciano a portare a destra e a sinistra il cucciolo, mostrandolo come se fosse un nuovo accessorio e non un essere vivente che ha bisogno di protezione.

Immaginatevi per un attimo d'essere un cucciolo appena tolto dal branco e portato, in un posto nuovo, fatto di odori, suoni, volti nuovi.
In questo momento delicato NON DOVETE dimenticare che il piccolo ha bisogno di tempo per focalizzare le persone del nuovo nucleo famigliare e queste devono far in modo di dare protezione e non di mettere il cucciolo in balia di tutti. A questo proposito mi vengono in mente i CERCHI DI SVILUPPO di Shaun Ellis.
Anche in Natura i cuccioli non vengono MAI messi allo sbaraglio, ma i tempi dei loro incontri vengono programmati dalla madre con cura, scegliendo tempi, luoghi e soggetti a cui esporli.
Questa attenzione andrebbe attuata nella prima e seconda settimana dall'acquisto o adozione.
Le persone che incontreranno dovranno comportarsi in un certo modo e, non fiondarsi sul cucciolo come se fosse, un pelusche da pasticciare.

Io mi rendo conto che per molti detentori frustrati passato il periodo "piccolo e paffutello" il cucciolo ora mai diventato cucciolone, perde di interesse, ma è proprio in questo periodo che bisognerebbe esserci di più, per stabilire una relazione e una leadership.

L'isolamento è una cosa da evitare.
Nel caso di Taiga, la quale veniva lasciata molto spesso da sola, tra le altre cose in un luogo distante da casa,  l'ha indotta a fuggire ripetutamente.
Fuga, che in un occasione le ha procurato un incidente finendo sotto ad una macchina, fortunatamente non riportando nessun danno fisico.

Perchè il cane scappa???  
  • Per la ricerca di cibo
  • Per inatività 
  • Per la ricerca di una femmina
  • Per l'espansione del territorio
Quindi se un cucciolo, viene ben integrato, ben socializzato, gli si danno stimoli appropriati, il cane crescerà sano ed equilibrato. Nel caso di Taiga gli è stato negato tutto questo, quindi risulta una cucciola, molto curiosa, perchè le novità che sta incontrando ora avrebbe già dovuto incontrarle prima.
Vederla correre libera in mezzo agli altri cani, mi fa pensare che la libertà non l'abbia mai assaporata, a parte quella che a volte si procurava da sola.
Altra cosa, la vicinanza dell'uomo, l'inserimento in famiglia è importante per stabilire un primo apprendimento.
Sempre prendendo Taiga come esempio, in lei noto molta maleducazione, quando è all'interno dell'abitazione  tende a saltare sui mobili. Questo è un atteggiamento dettato dalla curiosità di conoscere.
Questo suo comportamento denota che non è mai stata coinvolta nel quotidiano della sua famiglia.
Un cane che ha la possibilità di vivere a contatto con la vita famigliare, imparerà le buone maniere, attraverso i dinieghi.
Non dimenticatevi, proprio perchè oggi giorno noi viviamo i nostri cani come figli, che un cane ben educato è un cane ben accetto ovunque.
Con questo non sto dicendo che Taiga non imparerà, ma insegnare ad un cucciolo è una cosa, insegnare ad un cucciolone che a vissuto per 4-5 mesi in modo autonomo è un'altra, è un lavoro che richiede molto più tempo e pazienza da parte dell'uomo.

Ecco perchè sarebbe importante che i futuri detentori, ci pensassero bene, una cattiva gestione del cucciolo, seguito poi dall'abbandono, porta a problemi, alcune volte veramente fastidiosi. Voi non potete immaginare l'impegno e la fatica di una persona che si prende in carico un cucciolo abbandonato, il lavoro, la pazienza che occorrono per ricostruire un legame.

In questi ultimi mesi, sembra che le persone siano colpite da sindrome di abbandono.
Nonostante si dica a loro, che non sono i padroni ideali, loro comprano, ma al primo problema, anche un inezia decidono di disfarsene, come se il cucciolo fosse un oggetto. Io mi guardo bene da giudicare questo tipo di persona, ora mai non mi meraviglia più nulla, quello che consiglio a loro,( ma non tanto per far un favore a loro, ma per far un favore al cucciolo,) è che se cadono in questa frustrazione di non pensarci su due volte, di ricontattare l'allevatore e di mettersi d'accordo per ridarglielo indietro. Più piccolo sarà il cucciolo più facilmente l'Allevatore potrà trovare al cucciolo una nuova famiglia. Inoltre il cucciolo non accuserà il continuo cambio di gestione.

Mi viene in mente il mio primo CLC, SilverSid, acquistato all'età di 4 mesi e mezzo. Silver era stato riportato indietro per ben due volte all'allevatore, noi eravamo la terza possibilità.
Silver era un gran bel cane, aveva solo un neo, ovvero una paura fottuta delle persone.
Ora io non so, se questo suo problema era legato alla cattiva gestione del cane, un cambio repentino di detentori, una gestione della cucciolata seguita in modo superficiale, oppure derivante da una selezione di soggetti timidi o paurosi, anche se su questo punto mi riserbo, conoscendo le caratteristiche di entrambi i genitori. Ma credo che tutto l'insieme abbia influito negativamente su di lui.
Nella paura di Silver risedeva la figura dell'Uomo.

Guardo Taiga, sono convinta che lei non solo arrivi da una selezione di genitori equilibrati, dalla forte tempra, ma che il mio lavoro sulla cucciolata, le abbia permesso di superare le difficoltà incontrate in questi primi mesi di vita, conferendole un apertura mentale notevole.

Io consiglio a chi si vuol avvicinare a questa razza di scegliere allevatori, che lavorino con scrupolo e non quelli che offrono cani a prezzi da Discount, allevando in modo approssimativo.
Rispettando i Periodi Sensibili, selezionando da soggetti idonei, non solo avremo dei cuccioli equilibrati ma saremo anche agevolati nella loro educazione e gestione.

IL LAVORO SU TAIGA

Taiga appena arrivata, cercava un varco nella recinzione per scappare.
Inoltre il timore nell'avvicinare i presenti era molto marcato.
A detta del suo ex detentore, quando Taiga scappava e veniva ripresa, veniva punita fisicamente, questo sistema educativo completamente sbagliato ha fatto in modo di minare la fiducia di Taiga nelle persone.

Nei primi giorni, ho proprio evitato di toccarla, e quando lo facevo era solo per brevissimi attimi. L'ho lasciata in compagnia degli altri cani, soprattutto della mia Luna il Pastore dell'Asia Centrale la quale le ha mostrato le regole del campo.
Attraverso Luna me la sono fatta di nuovo amica, ad esser sincera non ci è voluto molto.

Ora Taiga dopo quasi 15 giorni di permanenza con noi, risponde bene al richiamo, anche se ci sono degli attimi in cui si vede indecisa a tornare, anche se credo sia dovuto più all'indisciplina giovanile che ad altro.
Taiga ha bisogno di una persona che la coinvolga nella vita di tutti i giorni, che sia munita di grande pazienza.
Conquistarsi Taiga sarebbe una grande sfida, ma una volta raggiunto questo traguardo la strada sarebbe tutta in discesa.
Sarebbe bello che Taiga trovasse un compagno di giochi, un altro cane, magari un cane adulto, che la tenga occupata durante le ore di assenza del padrone.
Due cani si fanno molta compagnia, inoltre se il soggetto presente è un soggetto ben educato, tramite lui le si potrà insegnare le regole del branco.
Consiglio una casa con giardino ben recintato e l'ideale sarebbe la presenza di un serraglio, da riporla durante le assenze del padrone, proprio per evitare che la solitudine la spinga di nuovo alle fughe.

Taiga è disponibile presso l'allevamento amatoriale Sulleormedellupo. Chi fosse interessato può contattare l'email info@sulleormedellupo.it oppure chiamando al numero di Tel. Cell.: 340-5644388.
Resta inteso, che le persone interessate dovranno fornire delle ottime garanzie, Taiga non deve più rivivere una situazione come l'abbandono.
Altra cosa importante Taiga si sta dimostrando una femmina molto intelligente, furba, attenta, aperta ad ogni tipo di situazione, quindi per lei occorre trovare una persona che non sia proprio a digiuno di cani. 

Ora vi lascio alle consuete immagini, dell'inserimento di Taiga.
Buona Visione
Katia Verza




Il mio contatto con lei dopo una settimana.



































































Un grazie particolare alla famiglia di Federica che hanno accolto per una settimana Taiga e hanno affrontato il viaggio (Gorizia - Pavia) per portarmela a casa, 
agevolandomi nel recupero del cane.
Persone con un cuore grande così oggi giorno se ne incontrano veramente poche.
Katia e Taiga ringraziano di cuore.



Autore Foto: Katia Verza
Il materiale è COPERTO da COPYRIGHT

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