PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

giovedì 17 gennaio 2013

GARE CHE "PASSIONE"

GARE CHE PASSIONE!!!!

Il 24 novembre 2013, mi sono recata alla Gara Internazionale di Cremona, per motivi di lavoro.
Dovevo finire di valutare il comportamento di un Afgano in gara prima di rimandarlo a casa in Ungheria.
In quell'occasione mi venne la malsana idea di dire: "ma si visto che ci sono, quasi quasi partecipiamo anche noi ", non feci tempo a pensarlo che sia Emanuela che Pierluigi aderirono all'idea, portando sia la Yuki, il Nini e Venom in gara (soggetti di Cane Lupo Cecoslovacco).

Erano 5 anni che non calpestavo un Ring di gara.
La mia prima gara la feci nel lontano 2007 con Manny e non mi sarei mai pensata che 5 anni dopo ci sarei ritornata con lui e suoi nipotini.
Che dire, questa volta mi è andata meglio, ricordo la prima volta che Manny solco un tappeto rosso, decise di defecarci sopra.
Dovete credetemi, quando vi dico che mi presi tante parole dagli altri partecipanti... li incominciai ad avere dei grossi dubbi... sul fattore gare... 
Già allora non ci vedevo nulla di male se un cane, si liberava... certo il momento non era ideale e forse manco il luogo.
Nonostante gli avessi fatto fare tutto fuori, evidentemente per lui non era abbastanza.
Lasciò il suo bel biglietto da visita in bella vista a tutti.
Quel tappeto per Manny doveva sapere di TANTO, calpestato da un centinaio di cani o forse più.
Manny all'ora aveva due anni, era entrato nell'età adulta, di conseguenza a lui non importò nulla se quello era un ring, lui la fece ... punto e basta.

Ma questo articolo non parla solo di quello che Manny fece la prima volta... 
Voglio che questo articolo sia un Auto Critica, deve essere un Auto Critica.
Solo mettendosi in prima linea, solo ammettendo i propri errori, una persona cresce, impara, cade e si rialza.
Senza gli errori non esiste miglioramento, senza gli errori non si arriva a quel traguardo, che tra le altre cose mai si raggiunge.. perchè nella vita sempre, fino all'ultimo giorno si impara qualcosa.

Riesumando vecchie foto ho potuto notare moltissime cose di me e del mio cane.
In 5 anni siamo cambiati tanto, sia io che lui.
Per quanto mi riguarda, la mia passione avendola trasformata in lavoro, mi porta a comprendere meglio i miei cani e i cani dei miei clienti, lavorandoci tutti i giorni, ho imparato, anche a suon di morsi, pizzicate e altro ancora, cosa i cani mi dicono e cosa i cani vogliono da me.
Per quanto riguarda Manny, è cresciuto in modo equilibrato, dopo 8 anni ha la capacità di sopportare quegli stress che io ogni tanto gli regalo, con grande pazienza.
Mi rendo conto che è un cane con grande capacità di pensiero, non è affatto uno sconsiderato, valuta molto bene le situazioni e di conseguenza di rapporta senza grande spreco di energie e senza correre dei rischi.
Dopo 8 anni posso guardare il mio cane negli occhi e capire cosa gli passa per la testa, basta uno sguardo per intenderci. E' proprio vero che un cane l'apprezzi solo dopo averci passato tanto tempo insieme.

Il CLC se vogliamo guardarlo sotto una luce diversa, è un gran Maestro, certo obbligarlo alle gare è proprio un gran peccato.
Perchè dico che è un Gran Maestro?? Semplicemente perchè essendo così vicino al Lupo, ha un linguaggio corporeo simile per molti versi al suo progenitore, di conseguenza capendo lui, si possono comprendere molte altre razze.
Il CLC porta con sè quella lingua antica, che molti educatori cinofili si sono dimenticati, soprattutto quelli delle nuove leve, che hanno la bocca piena di concetti e non sanno mettere in pratica poco o nulla, spaventandosi al primo ringhio o trincerandosi dietro a mille congetture. La cinofila non è fatta solo di regole scritte, è fatta anche di tanta pratica e solo dopo anni di lavoro, uno può più o meno, a seconda e in base alle proprie esperienze ha la possibilità di aprire bocca e dire la sua.

In questi giorni, sto ricevendo tante telefonate, in previsione della prossima cucciolata di Manny e Luna, ne sto sentendo di tutti i colori.
Molti mi chiedono se sono soggetti da gara.. in realtà tutti i cani con pedigree si possono considerare soggetti da gara.
Basta avere soldi, voglia e tempo di prendervi parte.
Alla fine dell'anno si possono portare a casa molti premi, ci si può far conoscere e così via, fino ad arrivare anche ad essere allevatori... Ma non basta essere un soggetto da gara per essere un buon cane, la bellezza è solo esteriore, occorre anche valutare quello che c'è dentro al cane, ovvero dare uno sguardo al suo carattere, alle sue caratteristiche genotipiche.. 

Io come ho incominciato???
Io come molti di voi che state leggendo, sono stata presa dentro in questa rete.
Ricordo che io il CLC non lo volevo, è stato mio marito a portarmelo a casa e poi fu il destino a mettermi Sulle Orme del Lupo.
Iniziai a seguire i forum, iniziai a scrivere sui forum, iniziai a farmi travolgere da quel mondo ovattato del web, dove la vita molto spesso è irreale.
Mi feci prendere dall'entusiasmo e quindi incominciai a parteciparvi.
Mi resi subito conto, che era una fatica immensa, sia per me che per il mio cane, infatti sul nostro libretto di gara si contano appena 10 o 15 gare forse meno in 8 anni di carriera con i CLC.
Mi resi subito conto che Manny era tosto, aveva carattere, non si lasciava intimidire da nessuno scartando quelli che non contavano nulla, puntando subito su quelli che lui considerava cani da testare.
Portava sempre una gran coda Allegra, (giudizio che gli fu dato in occasione del raduno del CLC del 2007 dal giudice), il suo ringhio faceva vibrare il suo collare fino a sentirlo attraverso il guinzaglio per poi terminare nel mio stomaco.

Fu in quel periodo che io mi ruppi la mano sinistra. Fui operata due volte, alla seconda mi applicarono una placca per tenere insieme il 5 metacarpo, mi faceva male tutte le volte che urtavo o sentivo la pressione del guinzaglio, inoltre a causa della lunga immobilità non riuscivo totalmente a chiuderla, di conseguenza dovevo portare un guantino da ciclista con l'imbottitura sul palmo, per poter tenere con aderenza il guinzaglio.
Manny sentiva la mia insicurezza e non perdeva occasione di mettersi davanti a me per dire la sua.
Col tempo capii che quella vita da gara, non era per noi, mi ci volle un anno di lavoro con Mario il mio istruttore per comprendere dove stavo sbagliando con Manny, dovetti rimettere di nuovo tutto in gioco.
Nonostante tutti i rimproveri a volte non capivo dove sbagliavo.
In un occasione durante lo svolgimento di una lezione qualcuno mi fece una foto, guardando la foto compresi quello che Mario cercava di dirmi da tanto tempo.
Io ero più preoccupata del mondo esterno, da quello che il mio cane mi diceva e chiedeva, di conseguenza il mio cane non mi considerava più.
In quell'occasione capii che NOI detentori siamo il fulcro del branco, se perdiamo di coerenza e affidabilità il nostro cane, prenderà il nostro posto.
Abbandonai il discorso gare, preferii puntare sulla relazione, mi resi conto che le gare erano un grande stress per entrambi...
A questo proposito vi lascio ora alle immagini, guardate e osservatele con attenzione.


In questa foto mi trovo al campo di addestramento con Manny.
Tutte le persone compresi i cani, possiedono un confine immaginario, come se stessero dentro ad un cerchio invisibile. Noi siamo il fulcro di questo cerchio.
Come potete notare, in questa foto, io, sono molto più preoccupata di quello che accade fuori dal mio cerchio, che di quello che accade dentro, ovvero non mi rendo conto che il mio cane mi sta cercando.
Un atteggiamento di questo genere continuo nel tempo, porta una perdita di fiducia del cane nei nostri confronti.
Prima gara di Manny Internazionale di Cremona anno 2007
Notate gli spazi stretti, notate la folla, notate come i cani sono carichi.
E' importante nella comunicazione canina, che gli spazi siano ampi, per permettere ai nostri cani di relazionare in modo sereno. La conduzione al guinzaglio in un contesto del genere non aiuta, anzi amplifica di più lo stress.
Particolari da notare:
Le code dei cani sono molto allegre.
8 anni fa i CLC erano molto più reattivi, avevano molta più Tempra, Carattere.
Notate anche la mia non esperienza
Ai tempi portavo un guantino sulla mano sinistra, la mano operata più volte a causa di una brutta caduta. Il guanto mi riparava la ferita dalla pressione del guinzaglio.
Osservate la mia postura, tesa, osservate come tenevo il guinzaglio, corto e andavo a chiudere su tutto il collare.
In 8 anni ho capito molti errori.
Un segreto per migliorarsi, se possedete foto di gare andatele a guardare, visionandovi dopo anni noterete molti cambiamenti nei vostri atteggiamenti.
Guardandovi  dal di fuori di una situazione avrete la possibilità di osservare eventuali errori di postura o di comunicazione.
Osservate le mia braccia come sono tese.
La nostra poca sicurezza influisce sull'atteggiamento del nostro cane.
Sono sincera, provo un certo senso di vergogna, mi sono resa conto di aver messo il mio cane in situazioni non Normali,
Obbligandolo a situazioni che nella sua Natura non esistono.


Raduno CLC anno 2007 Erba
Osservate le code dei cani, molto alte, molto sicuri del fatto loro.
Caratteristica che sta quasi scomparendo nelle nuove selezioni.
Ora il passo è lasciato a soggetti timidi e con una struttura fisica più piccola e dalla tempra più bassa.





Gara Nazionale Ivrea 2007
Manny si scontra con suo fratello Titanic di un anno più grande.
Vince Manny


Trattandosi di una Nazionale, in questa giornata non c'erano molti cani presenti, gli spazi erano molto più ampi l'afflusso di gente era minore. I cani quindi sono risultati molto più sereni, senza entrare in conflitto tra di loro.









24-11-2013 gara Internazionale Cremona 
Manny ritorna a Cremona in Gara
e incontriamo  le stesse facce di allora... 














Osservando Manny mi rendo conto, che è un cane sereno. Abbiamo lavorato tanto sulla nostra relazione.
Dove c'è relazione c'è reciproca fiducia e questo mi permette di chiedere a Manny come al resto dei miei cani, prestazioni  inusuali, come correre in un ring, farsi toccare da un estraneo e farsi guardare in bocca.
Tutte cose  che andrebbero evitate, perchè un buon Alfa non permetterebbe MAI  a nessuno di toccare i propri membri del branco.
Resta inteso, che queste (se vogliamo chiamarle) VIOLAZIONI DI DOMICILIO, non devono continuare nel tempo, perchè a lungo andare andrebbero a ledere, al rapporto, alla fiducia e alla Leadership.











Da allora siamo molto cambiati io e lui.
Osservate la mia postura, rispetto alla foto precedenti è totalmente rilassata,  tengo il cane con una mano e il guinzaglio e lasso, mentre Manny non sentendo la mia pressione, o preoccupazione si mostra anche lui tranquillo.
In 8 anni ho compreso molte cose e anche questa gara mi ha dato l'opportunità di riflettere su altre.
Come ad esempio, che le gare non sono fatte per me, preferisco lavorare sui comportamenti, sul modo di interagire con un cane, piuttosto di preoccuparmi di riempire la mensola di coppe o coccarde inutili.


Prima gara di Venom figlio di Yuki e Eragon Sulleormedellupo.
Prima gara, primo posto in giovani.
Primo su sette presenze.
Giudizio MB






Ho imparato a parlare ai cani, a far sentire la mia voce.
E' vero che i cani non capiscono nulla di quello che gli si dice, ma con l'aiuto della voce possiamo aiutare il nostro cane a superare una situazione di stress come potrebbe esser quella di una gara.

Ecco cosa portano le gare: FORZATURE
Io sto facendo violenza a Venom, il suo corpo parla chiaro, si incurva, si ritrae.
Secondo voi lui ha torto o ragione ??
Ma perchè deve far vedere i denti al giudice...!!
Io in questo momento sto rischiando molto, sto rischiando di perdere la sua considerazione.
La considerazione di un cane verso un uomo, è alla base della relazione.
In natura i cani o i lupi, mostrano i denti solo quando la situazione lo richiede.
Questa forzatura può solo ledere al cane e alla relazione.


Venom non è di mia proprietà, però è da quando è nato che io lavoro con lui,  la sua fiducia nei miei confronti mi ha permesso di chiedergli tanto, ma sono sicura che la prossima volta mi sarà molto più difficile fregarlo.

Vorrei precisare che non sono io in questa foto.
Si tratta sempre della stessa gara Internazionale.
Osservate come viene preso il cane ...
tutto questo per far mostrare i denti.
Il soggetto è molto più timido di Venom e di Manny e sopporta ancora meno la richiesta del suo conduttore.
Passaggio successivo, il cane viene bloccato tra le gambe e gli viene aperta la bocca a forza.
Ora non voglio far polemica alla Signora, in fondo io ho fatto lo stesso, con meno forza, ma la violazione della privacy del cane era la stessa.
Le foto valgono molto di più di mille parole.
Ora vorrei farvi una domanda:
"le gare quanto sono utili al cane e quanto sono utili all'uomo???"
"qual'è il beneficio nel violare lo spazio di un cane??"


Quando noi gareggiamo, entriamo sempre in spazi molto ridotti e tanto affollati, chiediamo ai nostri cani grandi sforzi. 
Sarebbe il caso di valutare sempre il tipo di situazione senza dimenticare le caratteristiche del nostro cane. 
A mio avviso  un cane dal carattere mite, timoroso, pauroso, non gli gioverebbe una giornata del genere.

Sicuramente passerò per la solita "rompi scatole", soprannome datomi da molti frequentatori di FB,  ma io ci penserei un pò sù... io l'ho fatto... e ci ho solo guadagnato... 

Katia Verza

4 commenti:

Trattodallupo ha detto...

Beh Katia... che dire... questo articolo mi fa molto pensare, forse perchè mi tocca in primissima persona. Non è mai facile fare un'esame di coscienza, soprattutto quando per tanto tempo si è stati convinti di essere dalla parte del giusto. Ma come dici tu, sbagliare ti permette di crescere. Ti parlo da una che fa gare, che guarda il cane con occhio da gara, anche se sto cominciando a capire che forse non è veramente quello che voglio, forse non sappiamo nemmeno noi cosa vogliamo e a volte siam talmente frustrati che per riguadagnare un po' del nostro ego andiamo a fare gare. Senza offendere nessuno ovviamente. Mi metto in prima linea: io vado in espo perchè piace a me... mi piace mettermi in gioco, mi piace la sfida, perchè sono egoista e voglio mettermi in primo piano. Ma che prezzo ho pagato! Perchè a volte facciamo finta di niente, a noi piace punto e basta. Ma al nostro cane? Piace?
Con Nyal ci ho messo 4 anni a capirlo, ho rovinato il mio rapporto con lui nel frattempo! Con Afrika dopo due anni di gare praticamente una al mese, ho cominciato a mollare.
Ultimamente sono stata ripresa dopo aver constatato che molta gente che solca i ring da anni, che appartiene alla tal associazione, che si prodiga tanto per il bene della razza non ha mai portato fuori il cane dai confini del proprio giardino. Magari questa persona si è sentita punta sul vivo. Perchè basta osservare le foto postate per capire che i tempi sono cambiati drasticamente. Per osservare il rapporto del binomio cane-padrone. Pur avendo ridotto drasticamente le esposizioni e scegliendo solo le più belle e le meno stressanti, principalmente in Germania, Austria. Non so per quanto tempo continuerò a far sopportare questo supplizio ad Afrika. Lei lo fa, lo fa fino a quando un bel giorno mi manderà a quel paese e allora avrò perso davvero tutto. Sarà un po' di deformazione professionale, la competizione, il più bravo, il migliore...
Credo che come dice mia mamma, andare via a buttare via tutti quei soldi per niente, anche se vinci alla fine non vinci niente di effettivo, ma perdi la credibilità del tuo cane.
Per ora un passo avanti l'ho fatto, ho smesso vari addestramenti, ho smesso di andare al campo quando faccio qualcosa con loro è per puro divertimento, e i risultati in positivo si vedono. Spero, come si auspica anche mio marito stanco di seguirmi di qua e di la e di dirmi che a lui non importa se vincono o meno ma devono essere cani felici, di riuscire a sopraffare il mio ego e di smettere con tutte queste gare.
Io vorrei ringraziare qui pubblicamente Katia per tutti i consigli che mi ha dato, per avermi mandata a quel paese quando era necessario, per aiutarmi a capire quando non capisco. Perchè forse ho perso talmente tanto tempo al bordo ring che non nemmeno io capire a pieno i miei cani. Questa forse è la vera vergogna. Non sono ancora riuscita a riesumare le foto delle vecchie espo... non ancora. Non sono ancora pronta, ma quando lo farò, se lo farò, mi sentirò una perdente su tutti i fronti. Ma alla fine prima o poi i nodi devono venire al pettine.
Grazie per questo bell'articolo.

Alessia ha detto...

Il primo fine degli show, cosa forse sconosciuta a tanti neofiti o anche a tanti abitue' è quello cinotecnico.
Le competizioni morfologiche dovrebbero (con condizionale d'obbligo) selezionare riproduttori e fattrici.
Lo standard distingue tra di loro le razze canine, le esposizioni cinofile dovrebbero servire appunto a selezionare i soggetti più vicini allo standard. Un cane non rispondende allo standard difficilmente riuscirà a pieno a svolgere il lavoro che la sua razza "per standard" gli richiede.
Una coda da "lontra" richiesta a un labrador e un sottopelo "doppio" servirà (o meglio servirebbe) come carattere sostanziale di un cane che lavora principalmente in acqua. Un levriero afghano con gli occhi gialli e tondi, certo non farebbe pensare ad un'aspetto fiero e regale (ma forse più buffo e tondo) delle angolazioni non corrette non permetterebbero il giusto allungo e la giusta sospensione, indispensabile se non si vuole raccogliere i pezzetti di un cane da caccia al leopardo come il levriero afghano.
Di fatto credo e questo non per sentito dire ma per esperienza vissuta che stressi molto meno un'assidua frequentazione degli show rispetto a una sporadica partecipazione...semplicemente perchè il cane sa esattamente cosa l'aspetta e se vissuta in maniera professionale e competente diventa una forma di gioco e di cosa da fare insieme che richiede (nella peggiore delle ipotesi) un'attenzione vera nel ring di 20 minuti.
Non credo che sia essenziale partecipare a manifestazionid i bellezza o di lavoro riconosciute enci, non credo oltresì che sia però essenziale allevare, senza confrontarsi con le realtà esistenti attorno a noi, senza prendere in considerazioni mai il parere di un esperto giudice (ok delle volte esperto delle olte meno forse) che sappia guidare e aprire gli occhi su aspetti del nostro cane che noi non conoscevamo per ignoranza (quella sana di colui che "ignora) o semplicemente perchè "ogni scarrafone e bella mamma soi"...

Credo che allevare sia un impegno preciso di continua miglioria, sia o meglio debba essere un continuo processo di studio e di miglioramento verso poter produrre soggetti attinenti allo standard, mentalmente e fisicamente sani...una crescita e uno studio continui...che difficilmente si riesce a fare andando solo in giro tra i boschi!

Un caro abbraccio
Alessia

sulleormedellupo ha detto...

Cara Alessia tu hai perfettamente ragione, se si ragionasse così io credo che certe cose sgradevoli non si vedrebbero in gara.
Infatti io ho preferito abbandonarle, puntando verso altri obbiettivi.
L'afgano è una razza magnifica, dolce e nello stesso tempo misteriosa, mentre il CLC è una razza affascinante, tanto da ricordarti un lupo, ma nello stesso tempo, caratterialmente difficile, per questo io preferisco puntare sul carattere.
Con certi soggetti, puoi fare mille gare, ma se sono timidi rimarranno timidi, e le gare si trasformano in suplizio, quindi con alcuni lo puoi fare con altri no.. ma questo ... è il mio personalissimo punto di vista, infatti l'articolo è una auto critica.. e sono contenta di aver intrapreso la mia strada.. per me e per loro..

Con sincero Affetto e Stima
Katia

Alessia ha detto...

Certo...oguno intraprende la sua strada...con la consapevolezza che la possibilità di avere soggetti corretti ed equilibrati esiste e che questo deve essere l'obiettivo di una selezione e degli show, nati per selezionare tutti i nostri cani di razza (compresi i clc).

BACI
A e co