Shaun Ellis ed io, prima della sua partenza |
Onestamente non saprei da che parte iniziare per stendere
questo articolo, le emozioni sono davvero tante, sia da ricordare che da
mettere sulla carta.
Tutto è
incominciato con uno scambio di e-mail tra me e il mio amico Ezio (Allevatore
di Pastori dell’Asia Centrale), una persona pulita, schietta senza troppi fronzoli,
uno di quei tipi che ti dicono apertamente quello che pensano; e lui pensava che
non avrei dovuto mancare a questo evento perché mi avrebbe cresciuto sia dal
punto di vista formativo, che dal punto di vista umano; come non dargli
ragione, due giorni e mezzo intensissimi, carichi di adrenalina e di
emozioni.
14 Ottobre 2011 Venerdi.
La mia partenza è avvenuta intorno alle ore 14, mi
dispiaceva un po’ lasciare a casa mio marito e i cani, ma anche lui era
convinto che avrei dovuto fare questa
esperienza.
Con un po’ di magone l’ho salutato e ringraziato per avermi
concesso questa grande occasione, in un momento così tribulato.
Un bacio ai lupi e Ambra
e mi sono messa in macchina, sperando di non trovare tanto traffico e
sperando che il mio amato catorcione avrebbe retto con onore la strada
designata.
Pavia – Rimini 320 km…
In questi 320 km ho pensato a mille cose, ero agitata ogni
tanto mi sentivo il cuore in gola, i pensieri si accavallavano. Ho ripensato ai
suoi filmati, al suo libro e alle sue bellissime immagini, e mi chiedevo se
quel personaggio che io mi ero costruita nel mio immaginario corrispondesse
alla realtà …Non è stato così … ma molto meglio.
Dopo in pit stop veloce in un autogrill dalla cassiera
scontrosa e dalla barista frustrata, e dopo gli ultimi 50 km a suon di musica
romagnola, ricordando le balere delle feste estive di paese dove mio nonno mi
portava, e dove il Sig. Casadei non mancava mai sono arrivata a Rimini.
Mancavano ancora 3 km all’arrivo, ma a me sembravano 1000 e
in effetti ho perso almeno una buona mezz’ora per trovare l’Hotel, la via
sembrava oscura al mio Tom tom.
Scesa dalla macchina sono stata investita da un vento
inaspettato, preso l’indispensabile mi sono
recata all’interno dell’Hotel per segnalare il mio arrivo.
C’era già arrivato qualcuno, appena entrata ho notato
sguardi curiosi, tutti avevano la stessa nuvoletta sulla testa che diceva: “Sicuramente è qui anche lei per Shaun”.
Dopo aver dato i documenti sono ritornata alla macchina, per
prendere i bagagli e poi salire in camera per una rinfrescata veloce …
Quando sono scesa sono stata accompagnata in una piccola
saletta dove ho effettuato la mia
registrazione al corso.
Li ho conosciuto Monica Aiacci, e Fabio Bontempi Vice e
Responsabile dell’Associazione WATA affiliata CSEN.
Due persone piacevoli, semplici nei modi e nello stesso
tempo professionali.
Fate le presentazioni, e ringraziati per la loro disponibilità mi sono presa i un bel bicchiere
di succo di arancia e rilassandomi ad un
tavolino in un angolo della sala, aspettando il mio amico Ezio.
Di lì a poco a fatto il suo ingresso nella stanza Shaun
Ellis e la giovane consorte Isla, che solo dopo con l’arrivo di Ezio ho
scoperto essere sposati da solo 15 giorni dell’arrivo in Italia.
Nella sala si è udito un mormorio, dalla mia posizione
potevo vedere tutti i loro volti, erano un misto tra curiosità, l’emozione e la
delusione.
Noi donne ci siamo sempre immaginate uno Shaun magro e
longilineo come i suoi video ci mostrano, ma da all’ora sono passati parecchi
anni, e l’aspetto del nostro Shaun è cambiato.
La cosa che mi è subito piaciuta di loro è stato il loro modo
di gentile di porsi, rispecchiato anche in un abbigliamento comodo e
assolutamente informale che mi ha messo
a mio agio, visto che indossavo ancora gli abiti del viaggio. Lui vestito con
una bella tuta da ginnastica, il capello raccolto in una lunga coda bionda un
po’ brizzolata, due occhi di un azzurro limpido, come quei cieli che solo lui
ha visto, e un viso segnato dalle sue esperienze, sia quelle con i lupi, sia
quelle della vita.
Isla invece, viso pulito, una pelle giovane e fresca, alta
slanciata, vestita con quello stile che piace tanto a me, abbigliamento da
montagna.
La fotografa della Wata ha iniziato a far scattare il suo flash, e
la gente ha incominciato ad avvicinarsi a lui per le presentazioni, sbucò fuori
anche qualche libro, io credo che Shaun non si immaginasse di dover fare così
tanti autografi, e tanti sorrisi, per immortalarsi nelle foto dei suoi fans.
Al un certo punto mi si è avvicinata la fotografa per
chiedermi se volevo anche io qualche scatto, ma ho preferito aspettare, non perché non volessi,
ma perché mi sembrava di esser troppo invadente.
Di li a poco arrivò anche Ezio tutto trafelato, era in
ritardo, lungo il tragitto si era dovuto fermare a casa di un suo cliente, per
visionare un suo cucciolo.
Gli andai incontro, mi salutò con un abbraccio, non pensavo
che ci saremmo salutati così, anche perché la nostra amicizia era nata in un modo
del tutto particolare, e qui mi vien da dire: “ che tutto il male non viene per
nuocere” e sono contenta che lui, con il suo modo di essere un po’ burbero,
abbia visto in me qualcosa di positivo, anche se molte volte non siamo
d’accordo sul modo di vivere i nostri cani.
Ammetto che se prima me la prendevo un po’, dopo aver
ascoltato Ellis non posso che rivedere la mia posizione, e quindi gli dico:
“grazie Ezio per avermi coinvolto, in questa bellissima avventura”.
Quando Ezio vide Shaun si abbracciarono come due amici che
non si vedevano da tempo.
Ezio aveva conosciuto Shaun tempo prima in Inghilterra al
suo centro The Wolf Centre, e da lì è nata la loro collaborazione.
Dopo i saluti, ecco il fatico momento mi presenta a Shaun,
la sua mano grande e grossa abbraccia la mia. Una stretta dolce ma decisa. Onestamente mi aspettavo una
stressa dura, come quella di un uomo che Ha vissuto 18 mesi con i lupi, invece
notai ancora una volta la semplicità del suo essere la sua dolcezza e il
rispetto di chi gli si pone davanti.
Quella sera ho avuto la fortuna e il grande onore di sedermi
al tavolo con i membri dell’organizzazione Wata, il mio amico Ezio, Shaun e
Isla; ero emozionata.
Credo di non aver mai provato un emozione del genere. Feci
un paio di domande a Shaun e una in particolare a Isla entrambi mi risposero
con molta disponibilità e gentilezza. Ma poi li lascia stare il viaggio
sicuramente era stato lungo e lunghe
sarebbero state le giornate a seguire; mi misi a tormentare Ezio con altre
domande mentre finivo il mio piatto di non so cosa.
Anche Ezio dispone di una cultura cinofila ricca di argomenti,
i suoi racconti riguardo i Suoi Guardiani Pastori dell’Asia Centrale; sono
fantastici, ti lasciano con la bocca aperta, e forse, anzi sicuramente quella è
la vera cinofilia, non la nostra fatta molto spesso di aspetti, leggeri che non
hanno a nulla a che vedere con quello che sono in realtà i Cani.
Al termine della cena siamo ritornati in Hotel, Shaun ci
saluto tutti me compresa con un abbraccio e un bacio, naturalmente quella notte
non dormii.
L’indomani…
Sveglia alle 6:00, doccia veloce, colazione veloce, telefonata
a casa per verificare la situazione branco e marito, e via al centro
congressi.
Recuperato apparecchio per traduttore simultaneo abbiamo posto,
da lì a 10 minuti l’evento tanto atteso avrebbe preso inizio, il silenzio scese
nella sala.
Dopo la presentazione della Wata, un bellissimo filmato
toccante sugli animali, sul loro lavoro
e sul rapporto che noi potremmo costruire con loro…
Shaun prese la parola…
Iniziò con una frase che zittii molti dei presenti.
Possiamo dire con tutta tranquillità che Shaun Ellis è un
personaggio controverso, c’è chi lo adora, c’è chi è scettico sul suo operato,
e ancora chi ritiene il suo lavoro,
soprattutto i 18 mesi con i lupi, non scientificamente valido, ma solo il
frutto di un azione sconsiderata senza senso e senza valore, ma la sua
presentazione lascia spazio alla riflessione … ci fa capire realmente chi è
Shaun Ellis.
“Buon giorno, a tutti
voi, grazie per esser giunti numerosi, Noi NON vogliamo sostituire
l’addestramento canino, ma vogliamo mostrarvi che esistono diverse
sfaccettature, di questo bellissimo animale che è il lupo e del suo più prossimo parente il Cane … perché c’è
soltanto un crimine contro i cani e contro i lupi, ed è quello di non
Capirli…”.
A questo punto tutti i miei dubbi sul “se avevo fatto bene a
partecipare a questo meeting erano sciolti, mi aveva catturata come un lupo
cattura la sua preda”.
La sua umiltà il suo rispetto per un qualsiasi forma di
vita, cultura e pensiero mi aveva messo nel cuore una gran pace e ordine.
Credo che questa sua caratteristica l’abbia ancor più
coltivata dalla convivenza con i suoi fratelli i “Nasi Forati”.
I Nativi Americani vedono in tutti gli animali, la forza, la
guida sia spirituale che terrena, non esiste nella loro cultura l’animale o
l’essere inutile, tutti sono coinvolti nel cerchio della vita, tutti
contribuiscono all’esistenza, ognuno di loro ha il suo ruolo, e tutti vengono
rispettati.
Questa filosofia noi occidentali tendiamo a dimenticarcela,
spesso puntiamo più al lato esteriore che a quello interiore, siamo diventati
ciechi e sordi a quello che realmente ci circonda. Forse abbiamo come nostro
obbiettivo quello di ottenere sempre di più , rischiando di calpestare il
fratello vicino, e dimenticandoci così la nostra vera natura.
E’ un po’ come quando scegliamo il nostro cane, non lo
guardiamo come il nostro futuro compagno di vita, cercando di capire le
sfumature del suo essere, ma ci limitiamo a prendere il più bello, il figlio di
campioni, pensando già ai risultati di gara, quale essa sia, senza prima porci la
domanda “ma chi è questo cane? Come costruirò il mio rapporto con lui? Cosa
sarò io per lui?
I concetti di Shaun sono un susseguirsi di nuove aperture
mentali.
Molto spesso tendiamo a limitarci a quanto scritto tra le
righe dei numerosi testi in commercio. Lui è andato davvero oltre a tutto ciò.
Lui da una Posizione Cuscinetto (tratto di territorio che sta tra un branco e
l’altro, di solito sono spazi di terreno abitati da quei lupi solitari che
vivono sui confini dei branchi in attesa di un inserimento) è arrivato fino al
centro del branco tanto da imparare a sue spese un linguaggio tanto complesso.
Come dice Shaun “Fare degli errori per
andare avanti…”, e una volta capito non bisogna tenersi per sé il concetto
ma Passare Parola -> Divulgare, solo così l’eco arriva nella valle.
Shaun ha toccato vari argomenti, ha parlato del rituale
della caccia, i lupi sono animali molto attenti, la caccia richiede molta forza
sia fisica che mentale, non possono fingere.
Altro concetto nuovo, la “Frequenza Cardiaca”
Secondo i suoi studi e secondo le regole che ha acquisito
nel periodo di permanenza nel branco, la “storia di un animale” è legata alla
Frequenza Cardiaca. Il Lupo percepisce attraverso i suoi sensi la Frequenza Cardiaca della sua preda:
OLFATTO: l’eccitazione, la paura che l’animale emana
attraverso le sue ghiandole
OCCHI: pupille dilatate, paura eccitazione
ORECCHI: percezione del battito cardiaco
TATTO: le vibrazioni
che si percepiscono attraverso i cuscinetti plantari
Quindi anche la nostra Frequenza Cardiaca viene percepita
dal nostro cane, di conseguenza se aumenta, il nostro amico a 4 zampe la
percepisce ed ecco quindi come i nostri stati d’animo influiscono positivamente
o negativamente sul nostro compagno.
Anche la
nostra Paura può essere fonte di comportamenti indesiderati nel nostro cane.
Pensiamo ad un cane con un forte temperamento, magari con una forte
territorialità, che si trova davanti un individuo che mostra una chiara paura,
ci sono buone probabilità che questo venga attaccato.
In natura cosa
succede: la preda aumenta la sua Frequenza Cardiaca ed è come se desse l’input al suo predatore di
attaccare.
Abbiamo toccato anche temi importanti come il problema del
lupo che sta ripopolando le nostre montagne.
Il vero problema è rinchiuso nel fatto che noi stiamo
rubando il territorio a lui, e quindi la sua esigenza di sopravvivere lo porta
ad attaccare le fattorie, e il nostro bestiame.
Che fare
dunque?
Shaun ci
dice in che direzione guardare.
I lupi non
sono degli animali sconsiderati, se noi diventassimo degli attenti osservatori
capiremmo molto presto la loro condizione di vita di quel momento.
Le prede,
cambiano a seconda del momento. Quando ci sono i piccoli da sfamare sono animali giovani, mentre in altre
condizioni vengono attaccati soggetti
adulti.
Non uccidono
a caso, ma la loro preda è scelta con cura, e non uccidono più di quel che gli
serve.
Certo il
lupo oggi giorno si ritrova a vivere in territori ridotti, a confine con le
nostre case, e i nostri pascoli, senza contare che deve fare i conti con il suo
più acerrimo rivale in fatto di caccia, l’uomo che uccide per sport e non per
la sopravvivenza. A questo punto il lupo non ha altra scelta, in fondo se noi
fossimo al suo posto cercheremmo di arrangiarci di restare a galla in questo
mare chiamato vita.
Come ci dice
Shaun esiste sempre un alternativa tutto sta impegnarsi per trovarla, per
accontentare gli uni e gli altri, nel rispetto di tutti.
“Uccidere non è un alternativa” Shaun
Ellis
Gli
argomenti a seguire sono stati tutti improntati sul Lupo, il Branco, i Membri
del Branco, tutti argomenti ricollegati al nostro Cane. Secondo lui il nostro
Cane quale esso sia appartiene un po’ al suo antenato lupo.
Il suo
messaggio finale è stato quello di provare per una volta a guardare il nostro
cane con una prospettiva diversa, con il suo vero vestito, e non con quello che
noi uomini gli abbiamo attribuito.
In poche
parole quando un cane combina qualche cosa a noi poco gradita, non è perché ci
sta facendo un dispetto, o perché è stupido, ma perché ci sta dicendo qualcosa,
e ci sta facendo notare una nostra mancanza.
Dobbiamo
incominciare a vederlo da un punto di vista diverso, ovvero dal punto di vista
del nostro cane.
Il nostro
cane è onesto, leale, capisce le nostre emozioni, mentre noi molto spesso
fraintendiamo i suoi atteggiamenti, li classifichiamo come dei dispetti, le
nostre orecchie diventano sorde, facendoci agire in modo severo e punitivo.
La sua
fedeltà alla natura ci richiamerà quando stiamo spendendo troppo tempo al
lavoro, o con amici, e di conseguenza
lui ci richiama, ci vuol far notare che anche noi abbiamo bisogno della Natura,
ovvero staccare la spina per ritornare per un attimo a noi stessi.
In effetti
quanti di noi quando escono in passeggiata con il proprio cane hanno la testa
altrove, continuando a pensare al lavoro o ai propri problemi, non ascoltando
affatto le esigenze del proprio compagno?
In fondo qualsiasi relazione è basata sul DARE
e sull’AVERE.
Ecco Shaun
ci pone questa prospettiva.
Ci invita ad
ascoltare un pochino di più la Natura, perché anche noi ne facciamo parte.
In occasione
del pranzo ospite del SIg. Romano gli ho posto una domanda:
“Dove hai trovato e dove trovi la forza per
continuare di fronte alle difficoltà?” agli orecchie di qualcuno questa
domanda è sembrata schiocca ma non per lui;
“Per prima cosa occorre credere sempre in
quello che facciamo, la seconda cosa è ascoltare la Natura, perché lei ci
sosterrà sempre in ogni situazione, perché noi facciamo parte di essa. Fermarsi
quando siamo stanchi, staccare la spina con la mente, imparare a rilassarsi,
anche sedersi a guardare il sole che tramonta è fonte di grande ricarica
spirituale. Imparare ad ascoltarci, e imparare ad ascoltare chi sta al nostro
fianco, anche il nostro cane ci dice molto.”
Credo che
questa filosofia provenga dai suoi fratelli Indiani, noi siamo sempre di
fretta, troppo occupati a pensare al successo, ai guadagni, alle cose
materiali, ai problemi, che non ci accorgiamo del grande tesoro che ci
circonda.
Sono
convinta che queste parole, per molti non avranno un significato profondo,
Shaun è un uomo che si è messo alla prova, che può dirci molto, ma occorre
ascoltarlo con orecchie diverse, non con orecchie che vogliono carpire il
segreto del suo successo, per farlo diventare proprio; lui ci mette a
disposizione la sua esperienza, la sua vita, ma che comunque rimane la sua
vita, sta a noi ora, metterci alla prova, segnarci la nostra strada e
percorrerla, come lui ha percorso la sua.
Sono felice,
di aver fatto questa esperienza, di averlo conosciuto, come sono felice, di
aver approfondito la conoscenza con Ezio e ancora una volta a lui dico grazie.
Nelle due
giornate ho avuto modo di conoscere persone interessanti, e simpatiche, oltre
di stringere la mano a persone che già conoscevo via web.
Come Martina
una ragazza simpaticissima e suo marito altrettanto simpatico e i loro
clc* .
Spero molto
presto di riavere l’occasione di rivedere Shaun e Isla.
Un abbraccio che non si dimentica |
Isla Ellis ed io al momento dei saluti |
Attimi di confronto |
Si scherza |
Persone fantastiche |
Autore Testo: Katia Verza Sulleormedellupo
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1 commento:
Grazie Katia per aver condiviso le tue emozioni... leggendo mi sembrava di essere li con te, a vivere questa entusiasmante esperienza. Come sai, io sento di appartenere a quel popolo di eletti chiamati Nativi .. nella Natura ci sono le risposte! grazie ancora x questo riassunto dettagliato e ricco di sentimento. "Attraverso gli Occhi del Lupo ho conosciuto me stessa" .. ora sai cosa intendevo dire! :)
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