Ebbi l’opportunità di conoscere Ezio Maria Romano, alcuni
anni fa, in occasione di un corso d’Etologia e ricordo bene che alcune volte
lui non si trovava troppo d’accordo su alcuni punti che invece a me parevano
ormai assodati nel’ambiente la cinofilia ufficiale.
Mi accennò più volte che alcuni comportamenti molto
consigliati dalla maggior parte degli istruttori cinofili, non sarebbero mai
serviti a nulla per una buona crescita e convivenza con la tipologia di cani
che lui allevava e selezionava: il cane da pastore dell’Asia centrale
unicamente finalizzato alla GUARDIA efficace della proprietà ed alla PROTEZIONE
della famiglia.
Sapevo della sua esperienza nel settore dell’anticrimine e
della sua esigenza di produrre cani con tutti gli attributi idonei per affrontare
il malvivente, intenzionato ad introdursi fortuitamente nelle case, ma la mia
innata passione per il cane Lupo Cecoslovacco non mi fece mai indagare oltre
sulle sue teorie, il corso finì e ci salutammo come due colleghi che forse non
si sarebbero incontrati mai più.
Ci risentimmo un paio di volte per scambiarci i nostri link,
ogni tanto ci scrivevamo per qualche consiglio ma nulla più, fin quando un
giorno venni a sapere che sarebbe venuto in Italia il mitico Shaun Ellis,
“l’uomo che vive con i lupi”.
Per un puro caso sentii Ezio che mi disse di essere molto
amico della star inglese e che lui sarebbe stato ospite del meeting di Rimini,
nelle vesti di incaricato dalla rivista cinofila ARGOS per redarre un articolo
sull’evento. (Già uscito sul numero di Gennaio 2012).
Mi consigliò di incontrare Ellis dicendomi che sarebbe stata
una grande occasione per imparare molte cose nuove di “cinofilia raffinata”,
comprese alcune metodologie che Ezio applica ormai da tempo per la gestione dei
suoi veri cani da guardia.
Partecipai a quel meeting con grande entusiasmo, anche per
il carisma di Ellis che, oltre ad essere il più grande esperto di lupi al
mondo, è anche una persona cordiale e molto simpatica.
Il giorno seguente al meeting, sapevo che ELLIS sarebbe stato
ospite di Ezio, a Peveragno, perché sarebbero andati la mattina presto a
chiamare i lupi nei boschi di quelle montagne, Ezio aveva organizzato un pranzo
in onore dell’ospite prestigioso ed io decisi di partecipare.In quella occasione non solo vidi i cani di Ezio Maria Romano dell’allevamento il “Turkmeno” ma mi resi anche conto, per la prima volta nella mia vita, cos’erano i veri guardiani.
Quando me li vidi di fronte, non pensai ad altro se non di
accertarmi sulla sicurezza delle porte che chiudevano i serragli. Tutti i suoi
soggetti erano riusciti ad incutermi una soggezione che non avevo mai
conosciuto prima, nonostante gli anni trascorsi con i cani e la mia esperienza
di educatrice cinofila.
Ma furono due i principali fattori che mi convinsero che quegli
animali meritavano la mia attenzione: il gioviale rapporto che avevano con sua
figlia e questo mi giunse subito all’occhio, e la lettera che lasciò Shaun Ellis ad Ezio, prima di ripartire per
l’Inghilterra, dove diceva che anche lui non aveva mai incontrato cani così
gelosi del loro territorio. Shaun Ellis provò in tutti i modi a convincerli di accettarlo come amico, ma non ci fu verso di dissuadere quegli animali dallo svolgere eccellentemente il loro lavoro di protettori.
Venni a casa da quell’incontro con grande entusiasmo e la
grande voglia di diffondere quella verità sul cane da guardia.
Molto spesso sul mio cammino ho incontrato il concetto che
il cane aggressivo con lo sconosciuto fosse anche poi problematico con i famigliari,
e in alcune occasioni, episodi tristi si sono letti o sentiti nei telegiornali.
La Tenacia e il Credo
di Ezio mi hanno spinto a guardare più in là, fin tanto che non ho visto con i
miei occhi.
Com’era possibile che lo stesso cane che voleva mangiarsi
Shaun Ellis il più grande esperto di comportamento animale nonostante lui
stesse applicando tutti i sistemi più raffinati per pacificarli fosse lo stesso
che poi si girava verso Sofia la figlia di Ezio con occhi dolcissimi leccandole
il viso???
Sofia mi stupì più dei suoi cani, una ragazzina piena di
carisma nonostante la sua giovane età, una piccola guardiana la quale si occupa
dei cani con estrema serenità e naturalezza insieme al suo papà Ezio.
Rimasi sbalordita nel
vedere questo duplice comportamento e decisi che avrei voluto
approfondire l’argomento.
Avevo già letto i libri di Ezio che parlavano dell’argomento
inoltre approfondii l’argomento leggendo i suoi articoli sui suoi portali www.pastoredellasiacentrale.it e www.canidaguardia.com
articoli molto ironici sotto certi aspetti, ma che comunque fanno riflettere e
portano alla luce concetti che il mondo della cinofilia odierno molte volte per
comodità evita di menzionare o evidenziare.
Non nego che questi cani mi hanno colpito e affascinato gli
antagonisti del lupo.
Da sette anni mi occupo di CLC (Cane da Lupo Cecoslovacco)
molto spesso nelle richieste di informazione sulla mia razza, mi viene chiesto
se il CLC può essere trasformato in ottimo cane da guardia, tra le altre cose
aiutato dal suo aspetto che ricorda il Lupo cattivo delle favole.
Purtroppo la cronaca italiana e ricca di episodi di furti e
rapine a volte accompagnati da pestaggi e violenze, e la gente si spinge forse
per disperazione alla ricerca di un buon guardiano che li faccia dormire sonni
tranquilli durante la notte, e che protegga i loro figli.Io però mi occupo prevalentemente di problematiche legate alla relazione con l’animale e non m’ero mai interessata poi così tanto a questo mondo del cane da guardia.
Oggi il cane da
guardia mi sta interessando sempre di più in quanto lo ritengo assolutamente
indispensabile nella società in cui viviamo.
Non è un cane che può vivere in appartamento, perché il
meglio di sé lo può dare a quelle persone che hanno la fortuna di vivere in una
casa con giardino credo sia diventato indispensabile.
Ma non solo questo mi affascina di questo magnifico
esemplare, mi ha catturato di lui le sue origini, la sua organizzazione
sociale, e il suo amore incondizionato verso il suo padrone e il suo territorio
dove vive.
Parlando più volte con Ezio ho pensato quindi di accordarmi
con lui, fornendo la mia esperienza cinofila per introdurre anche nelle
famiglie più reticenti, più timorose e meno informate , alcuni soggetti che lui
ritiene meno reattivi, definiti di 2 scelta caratteriale, ovvero cani con una
maturazione lente, meno aggressivi e che solo dopo i 3 anni sapranno svolgere
bene il loro compito di guardiani. Tempo necessario alla famiglia di crescere
bene insieme all’animale raggiungendo un buon grado di affinità.
So che di ogni cucciolata solo alcuni vengono presi in seria
considerazione da Ezio, in quanto più predisposti ad offrire risultati nel
breve termine, come lui desidera e che chiama di 1a selezione caratteriale.
Altri invece li indica come di 2° scelta caratteriale.
Ho provato a seguire la storia di alcuni di questi cani di
2° scelta, che per i primi 2 anni non sembravano essere molto capaci di fare la
guardia, ma vi posso garantire di averli poi ritrovati in maturità con
eccellenti capacità quasi alla pari degli altri.Si tratta di soggetti con una maturazione più lenta ma ugualmente validi per il loro lavoro ed ancora più predisposti ad un graduale inserimento nelle famiglie, anche le meno esperte di cinofilia.
Quindi ho deciso di utilizzare la mia esperienza maturata al
fianco dei miei CLC per accompagnare, passo dopo passo, anche le persone più
reticenti verso l’utilizzo del cane da guardia. A volte la paura è portata
dalla non conoscenza e ci spinge a rinunciare a cosa avremmo veramente bisogno,
solo per il timore di ritrovarci nei guai.
Credo che da oggi potrò fare qualcosa anche per questo e
sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Katia Verza Sulleormedellupo
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