PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

LA STORIA DI TAIGA SULLEORMEDELLUPO

NONOSTANTE L'ATTENZIONE 
GLI ERRORI SI FANNO

"... Spesso incomprensioni, egoismo e interesse separano le persone 
rendendole ancor più disperate e sole.
A quel punto uno di procura un cane, un gatto, insomma un animale da compagnia.
Salvo poi abbandonarlo sulla strada quando avrà ripescato dal pentolone del mondo
qualche altro interesse che lo tenga a galla.
Ma il cane è una cosa seria e nessun essere umano è fedele come lui ...."

Tratto dal libro 
"Gocce di resina" di Mauro Corona



Voglio incominciare così l'articolo di Taiga.
Sto riflettendo sul mio lavoro, a tutte le volte in cui ho cercato di incontrare i futuri detentori, creando giornate didattiche, sia per permettere loro di comprendere meglio chi è il CLC, sia per permettere a me di comprendere meglio le loro esigenze, il loro stile di vita, per aiutarli nella loro scelta.

Questa esigenza mi ha portato a sviluppare giornate formative come quella degli stage: "Conoscere il Cane Lupo Cecoslovacco" .
Una giornata dedicata interamente al CLC, per capirli al meglio, per capire la loro natura, le loro esigenze e anche per sottolineare il loro carattere imprevedibile, acceso, intelligente tanto da ritrovarmi a fare l'avvocato del diavolo, rimarcando questi suoi aspetti, che se trascurati possono trasformare la convivenza da idilliaca ad antipatica.

Sia quello di scrivere un libro su "Come sopravvivere ad un cucciolo di CLC" un vademecum, per ricordare e per aver sempre sotto mano le prime regole essenziali per instaurare un Buon Rapporto basato sulla COERENZA - FIDUCIA - SERENITA' - AFFIDABILITA' - RISPETTO.

Ebbene a volte mi rendo conto che non basta, ho l'impressione che dopo fiumi di parole dette e scritte, la gente arrivata a  casa con il cucciolo in braccio dimentichi tutto, facendo di testa loro, per poi ripresentarsi a me con altrettanti fiumi di parole scritte o dette in telefonate lunghissime, ma ancor peggio quando pensi di aver scelto bene il detentore, ti vedi ritornare il cucciolo ormai diventato cucciolone, in condizioni quasi discutibili.

I consigli che do sul come creare un ambiente sicuro, per il proprio cane, dove poterlo far vivere in modo tranquillo e sereno, fatto di un giardino ben recintato, dove il piccolo non possa scappare all'esterno, rischiando la propria vita, ma anche la sicurezza degli altri, sembrano essere parole al vento.
A questo proposito la gente, non sembra ascoltarmi, sembra a detta loro che io esageri.
Mi vengono in mente due episodi.
Quando prestavo servizio come milite nel corpo della Croce Rossa, come dipendente autista soccorritore una  notte d'estate che fummo chiamati per un codice rosso, si trattava di un malore importante. Era poco più di mezzanotte, le strade erano sgombre dal traffico e io pestai un pò sull'acceleratore bruciai con le dovute precauzioni un semaforo rosso. Me lo ricordo come se fosse oggi, dopo pochi metri mi attraversò la strada un cane di media stazza, mi ricordo solo il colore era nero, feci una brusca frenata, sentii il retro dell'ambulanza mettersi quasi di traverso, onestamente non so come feci, a riprendere il controllo del mezzo, credo che mi venne tutto in automatico.
Eravamo fermi in mezzo alla strada, il silenzio era calato su di noi, se non fosse per la sirena che continuava a suonare, sentii una mano sulla spalla, era quello del mio compagno che con un filo di voce mi diceva: "brava".
Mi andò bene, anzi ci andò bene, potevamo farci davvero male, infatti il secondo episodio risale più o meno a quel periodo, fummo chiamati per un incidente stradale, un automobilista finì fuori strada, perdendo la propria vita, cercando di evitare un cane che era scappato, mentre il povero cane morì poco più indietro investito da un auto che veniva dalla direzione opposta.

Questi due esempi possono sembrare estremi, ma tanto estremi non lo sono.
Quando do consigli sul come fare le recinzioni, non è che li do con l'intenzione di saperla più di voi, ma perchè arrivo dall'esperienza di soggetti fugaioli.
Manny il mio maschio capostipite è un mago dell'evasione, ed Eragon suo figlio sta imparando l'arte, tutto questo aiutati da Luna la quale fa sempre il palo.

A dirla così può far ridere, ma quando ti mettono davanti a certe situazioni come: reti elettro saldate piegate, pannelli di truciolato mangiati, muretti scalati, e loro liberi per i campi, bè voi non potete immaginare la mia ansia.

Al di là della perdita della loro vita, che è forse il danno minore, eh si!!! è il danno minore, perchè se un cane scatena un incidente sono dolori... anzi cavoli amari per il detentore.
Sta a noi a capire le cause, sta a noi a creare l'ambiente giusto, sicuro.
Evitando così, un danno all'animale, alle cose altrui ma soprattutto alle persone.

Il punto più dolente di questa mia riflessione è quando ribadisco che il cane non è un giocattolo, da prendere solo perchè:
è bello
assomiglia al lupo nel caso del CLC
mi sento figo
lo regalo per il compleanno
tanto sta in giardino o nel serraglio
tanto poi quando mi stufo l'abbandono
i figli volevano il cane ( vi lascio un link da leggere a questo proposito MIO FIGLIO VUOLE UN CANE )
per poi ricevere la fatidica telefonata, accompagnata da scuse più o meno tragiche per potersene disfare.

QUESTA E' LA STORIA DI TAIGA

Avrei voluto fare una cronistoria di cosa è successo a Taiga, ma mi limito a dire che mi è tornata indietro.
Provo delusione per quello che è successo, per la scelta che ho fatto nel assegnarla a loro, e provo amarezza nel averla vista tornare in condizioni non consone ad un cucciolo di 7 mesi, sia per quanto una spiccata magrezza sia per quanto riguarda al tipo di gestione.

Pensare che passo al setaccio le persone prima di scegliere. Ho clienti che ancora oggi mi dicono: " tu con noi sei stata molto dura".
Eppure dopo aver incontrato più volte i futuri proprietari, dopo aver visto finte lacrime di emozione, Taiga è ritornata al suo branco di origine. 
Di certo ho imparato una nuova lezione.

Ma questo articolo non deve essere un processo agli ex proprietari di Taiga, loro hanno fatto un scelta, ma deve essere una RIFLESSIONE per chi:

Vuole prendere un cucciolo.
Ha deciso di disfarsene.
Lo sta vivendo.

UN CUCCIOLO PER GIOCATTOLO

Io molto spesso passo ore e ore a parlare, poi non so il perchè le persone appena hanno in mano la piccola palla di pelo, si dimenticano tutti i consigli che gli sono stati detti.
Incominciano a portare a destra e a sinistra il cucciolo, mostrandolo come se fosse un nuovo accessorio e non un essere vivente che ha bisogno di protezione.

Immaginatevi per un attimo d'essere un cucciolo appena tolto dal branco e portato, in un posto nuovo, fatto di odori, suoni, volti nuovi.
In questo momento delicato NON DOVETE dimenticare che il piccolo ha bisogno di tempo per focalizzare le persone del nuovo nucleo famigliare e queste devono far in modo di dare protezione e non di mettere il cucciolo in balia di tutti. A questo proposito mi vengono in mente i CERCHI DI SVILUPPO di Shaun Ellis.
Anche in Natura i cuccioli non vengono MAI messi allo sbaraglio, ma i tempi dei loro incontri vengono programmati dalla madre con cura, scegliendo tempi, luoghi e soggetti a cui esporli.
Questa attenzione andrebbe attuata nella prima e seconda settimana dall'acquisto o adozione.
Le persone che incontreranno dovranno comportarsi in un certo modo e, non fiondarsi sul cucciolo come se fosse, un pelusche da pasticciare.

Io mi rendo conto che per molti detentori frustrati passato il periodo "piccolo e paffutello" il cucciolo ora mai diventato cucciolone, perde di interesse, ma è proprio in questo periodo che bisognerebbe esserci di più, per stabilire una relazione e una leadership.

L'isolamento è una cosa da evitare.
Nel caso di Taiga, la quale veniva lasciata molto spesso da sola, tra le altre cose in un luogo distante da casa,  l'ha indotta a fuggire ripetutamente.
Fuga, che in un occasione le ha procurato un incidente finendo sotto ad una macchina, fortunatamente non riportando nessun danno fisico.

LE FUGHE

Perchè il cane scappa???  
Per la ricerca di cibo
Per inatività 
Per la ricerca di una femmina
Per l'espansione del territorio

Quindi se un cucciolo, viene ben integrato, ben socializzato, gli si danno stimoli appropriati, il cane crescerà sano ed equilibrato. Nel caso di Taiga gli è stato negato tutto questo, quindi risulta una cucciola, molto curiosa, perchè le novità che sta incontrando ora avrebbe già dovuto incontrarle prima.
Vederla correre libera in mezzo agli altri cani, mi fa pensare che la libertà non l'abbia mai assaporata, a parte quella che a volte si procurava da sola.
Altra cosa, la vicinanza dell'uomo, l'inserimento in famiglia è importante per stabilire un primo apprendimento.
Sempre prendendo Taiga come esempio, in lei noto molta maleducazione, quando è all'interno dell'abitazione  tende a saltare sui mobili. Questo è un atteggiamento dettato dalla curiosità di conoscere.
Questo suo comportamento denota che non è mai stata coinvolta nel quotidiano della sua famiglia.
Un cane che ha la possibilità di vivere a contatto con la vita famigliare, imparerà le buone maniere, attraverso i dinieghi.
Non dimenticatevi, proprio perchè oggi giorno noi viviamo i nostri cani come figli, che un cane ben educato è un cane ben accetto ovunque.
Con questo non sto dicendo che Taiga non imparerà, ma insegnare ad un cucciolo è una cosa, insegnare ad un cucciolone che a vissuto per 4-5 mesi in modo autonomo è un'altra, è un lavoro che richiede molto più tempo e pazienza da parte dell'uomo.

Ecco perchè sarebbe importante che i futuri detentori, ci pensassero bene, una cattiva gestione del cucciolo, seguito poi dall'abbandono, porta a problemi, alcune volte veramente fastidiosi. Voi non potete immaginare l'impegno e la fatica di una persona che si prende in carico un cucciolo abbandonato, il lavoro, la pazienza che occorrono per ricostruire un legame.

In questi ultimi mesi, sembra che le persone siano colpite da sindrome di abbandono.
Nonostante si dica a loro, che non sono i padroni ideali, loro comprano, ma al primo problema, anche un inezia decidono di disfarsene, come se il cucciolo fosse un oggetto. Io mi guardo bene da giudicare questo tipo di persona, ora mai non mi meraviglia più nulla, quello che consiglio a loro, (ma non tanto per far un favore a loro, ma per far un favore al cucciolo) è che se cadono in questa frustrazione di non pensarci su due volte, di ricontattare l'allevatore e di mettersi d'accordo per ridarglielo indietro. Più piccolo sarà il cucciolo più facilmente l'Allevatore potrà trovare al cucciolo una nuova famiglia. Inoltre il cucciolo non accuserà il continuo cambio di gestione.

Mi viene in mente il mio primo CLC, SilverSid, acquistato all'età di 4 mesi e mezzo. Silver era stato riportato indietro per ben due volte all'allevatore, noi eravamo la terza possibilità.
Silver era un gran bel cane, aveva solo un neo, ovvero una paura fottuta delle persone.
Ora io non so, se questo suo problema era legato alla cattiva gestione del cane, un cambio repentino di detentori, una gestione della cucciolata seguita in modo superficiale, oppure derivante da una selezione di soggetti timidi o paurosi, anche se su questo punto mi riserbo, conoscendo le caratteristiche di entrambi i genitori. Ma credo che tutto l'insieme abbia influito negativamente su di lui.
Nella paura di Silver risedeva la figura dell'Uomo.

Guardo Taiga, sono convinta che lei non solo arrivi da una selezione di genitori equilibrati, dalla forte tempra, ma che il mio lavoro sulla cucciolata, le abbia permesso di superare le difficoltà incontrate in questi primi mesi di vita, conferendole un apertura mentale notevole.

Io consiglio a chi si vuol avvicinare a questa razza di scegliere allevatori, che lavorino con scrupolo e non quelli che offrono cani a prezzi da Discount, allevando in modo approssimativo.
Rispettando i Periodi Sensibili, selezionando da soggetti idonei, non solo avremo dei cuccioli equilibrati ma saremo anche agevolati nella loro educazione e gestione.

IL LAVORO SU TAIGA

Taiga appena arrivata, cercava un varco nella recinzione per scappare.
Inoltre il timore nell'avvicinare i presenti era molto marcato.
A detta del suo ex detentore, quando Taiga scappava e veniva ripresa, veniva punita fisicamente, questo sistema educativo completamente sbagliato ha fatto in modo di minare la fiducia di Taiga nelle persone.

Nei primi giorni, ho proprio evitato di toccarla, e quando lo facevo era solo per brevissimi attimi. L'ho lasciata in compagnia degli altri cani, soprattutto della mia Luna il Pastore dell'Asia Centrale la quale le ha mostrato le regole del campo.
Attraverso Luna me la sono fatta di nuovo amica, ad esser sincera non ci è voluto molto.

Ora Taiga dopo quasi 15 giorni di permanenza con noi, risponde bene al richiamo, anche se ci sono degli attimi in cui si vede indecisa a tornare, anche se credo sia dovuto più all'indisciplina giovanile che ad altro.
Taiga ha bisogno di una persona che la coinvolga nella vita di tutti i giorni, che sia munita di grande pazienza.
Conquistarsi Taiga sarebbe una grande sfida, ma una volta raggiunto questo traguardo la strada sarebbe tutta in discesa.
Sarebbe bello che Taiga trovasse un compagno di giochi, un altro cane, magari un cane adulto, che la tenga occupata durante le ore di assenza del padrone.
Due cani si fanno molta compagnia, inoltre se il soggetto presente è un soggetto ben educato, tramite lui le si potrà insegnare le regole del branco.
Consiglio una casa con giardino ben recintato e l'ideale sarebbe la presenza di un serraglio, da riporla durante le assenze del padrone, proprio per evitare che la solitudine la spinga di nuovo alle fughe.

Ora vi lascio alle consuete immagini, dell'inserimento di Taiga.
Buona Visione
Katia Verza















Un grazie particolare alla famiglia di Federica che hanno accolto per una settimana Taiga e hanno affrontato 
il viaggio (Gorizia - Pavia) per portarmela a casa, 
agevolandomi nel recupero del cane.
Persone con un cuore grande così, oggi giorno se ne incontrano veramente poche.
Katia e Taiga ringraziano di cuore.

IL NUOVO BRANCO DI TAIGA


Ho impiegato un pò per mettere in ordine le idee, i sentimenti, le emozioni, prima di scrivere questo articolo.
Sabato 8 marzo 2013 sono partita all'alba con Taiga, destinazione Boves (CN), tra le altre cose neanche farlo apposta vicino a Peveragno, dove abita un amico.
Quella mattina è stata particolare, ho liberato i cani, Luna il Pastore dell'Asia Centrale e Taiga mi hanno salutato come al solito, ma non so...forse il mio stato d'animo un pò troppo coinvolto in quella separazione, mi ha fatto percepire qualcosa di diverso tra loro.
Si sono messe a giocare, ma il gioco era diverso, sembrava che si stessero salutando.
Taiga se lasciata infilare diligentemente la pettorina ed è salita in macchina senza nessun ordine come se sapesse, mentre Luna è rientrata in casa da sola anche lei senza ordini. 
E' entrata si è seduta davanti alla porta, mi guardava con la testa china e lo sguardo basso, sè messa a terra e io ho chiuso la porta.
Mentre mi dirigevo alla macchina con Taiga a bordo che mi aspettava, non riuscivo a capire se quelle erano solo sensazioni umane, quelle che provavo io, quelle sensazioni che ogni uomo tende a dare ad ogni cosa, tendendo a dimenticare la NATURA della COSA in oggetto, oppure Luna nel suo animo avesse capito la situazione, che avesse capito che la sua amica di giochi Taiga se ne stava andando via.
Sono state due ore di macchina circa, credo di non aver pensato a nulla, oppure ho voluto non pensare a nulla.
Mi rendo conto che per Alcuni è veramente facile allevare, mentre mi accorgo che io in alcuni momenti faccio veramente fatica.
Forse perchè io nei CLC, vedo quel retaggio lupino. Il Lupo, il Branco.
Quella forza fatta da più elementi che coesistono per un unico fine, la sopravvivenza.

Ho pensato anche alla nostra società, dove tutto ci appare facile, dove facile in realtà non è...
Per una strana associazione di idee mi sono venuti in mente gli orologi, forse perchè nel tragitto ho guardato molto spesso l'ora... quando ti si rompeva l'orologio, avevi la Figura di chi te lo sapeva aggiustare, ora la maggior parte degli orologi si buttano via anche quando devi cambiare le pile.
E così è diventato anche per le persone, se non ti va più bene una persona, anche se ci hai condiviso tanti anni, dove hai fatto una serie di sacrifici, si preferisce buttare via.. così capita con i cani, e gli altri animali, quando non fanno più comodo si abbandonano, si buttano. Non esiste più il CORAGGIO, di fare lo sforzo per capire, ricominciare, ricostruire.. Ogni uno pensa a sè... 

Taiga è un esempio dei tanti, presa per moda, lasciata per capriccio.
Quindi questi due mesi con Lei, per me sono stati veramente importanti sotto molti aspetti.

Quando dai via un cucciolo di 60gg, ti dispiace, sei commossa, ma da una parte sei anche contenta perchè ti liberi la casa da 5 o 7 demoni. Mentre con lei ricostruire un legame è stato difficile e nello stesso tempo facile, forse più del previsto, ma c'è voluto tempo e tanta pazienza.

Per un attimo, mi sono sentita di tradirla, io purtroppo nel bene e nel male sono sempre un allevatore, che deve pensare anche al benessere degli altri cani.
Non essendo un Commerciale, ma un amatoriale, lo spazio deve essere sempre in proporzione agli animali, all'età dei soggetti e ai caratteri.. inoltre io gabbie non ne ho, loro vivono in branco.

RECUPERARE UN CANE...

Oggi molti pensano, che recuperare un cane, basti un pò di metodi educativi.
Qualche incontro con altri cani, qualche esercizio di base e il gioco è quasi fatto.
A mio avviso occorre valutare molto bene, quello che si sta per andare a fare.
NON E' UN GIOCO e, non tutti sono in grado di svolgere questo tipo di lavoro.
Le Dinamiche variano tantissimo a seconda il caso.

COSA OCCORRE PER PRIMA COSA GUARDARE???

la provenienza del cane (allevatore).
il modo in cui è stato allevato
la selezione dei genitori, la genealogia di provenienza se si può saperlo.
se si tratta di un Mix (incrocio)
il tipo di razza (adeguarsi di conseguenza)
chi ha tenuto il cane fino al quel momento (come è stato gestito)
le esperienze di quel cane  ( se si può saperlo) 
Un Anamnesi generale. Ma forse questi punti sono i più "semplici" il difficile è Capire chi è quel cane.

ADESSO COSA OCCORRE PER LAVORARE??

tempo - pazienza (due ingredienti scontati)
spazio
Occorre avere uno spazio adeguato dove a seconda del soggetto, se si tratta di un cane che mostra un certo tipo di aggressività/diffidenza, occorrerà fornirgli uno spazio conforme al suo temperamento (più ampio per muoversi).
Perchè un cane che si sente in trappola, diffida maggiormente di chi gli gira attorno, quindi lo spazio  gli servirà per spostarsi liberamente, senza sentirsi troppo costretto (come in trappola).
Questo è quello che io ho fatto con Taiga, le ho dato spazio, ho osservato da lontano i suoi comportamenti. 
All'inizio ha mostrato grande voglia di fuggire, perlustrò tutto il perimetro del campo in cerca di un varco, che la conducesse lontano da li.
Il mio punto di forza fu Luna, Taiga la utilizzò come punto di riferimento, anche se non l'aveva mai vista e anche se Luna la disciplinò in modo fermo e deciso.

Un linguaggio tra cane e cane è molto più semplice che quello tra uomo e cane, soprattutto se l'uomo ha rovinato qualcosa.
Una cosa importante nel recupero di un cane è quella di conoscere la sua Anamnesi, ovvero la sua storia passata.
Di Taiga sapevo, quello che mi era stato detto dai suoi precedenti padroni, ovvero che scappava molto spesso, che sapeva ritrovare la strada, che interagiva con i cani del posto.
Tre note dolenti per il padrone, invece per quanto mi riguardava mi aprivano molte finestre su un campo ancora da scoprire, sapevo chi era Taiga quando aveva lasciato casa mia, ma non conoscevo la Taiga che mi era tornata. 
L'esperienze di vita con un padrone diverso possono cambiare il cane e dargli direzioni diverse.
Poi possedevo anche il riscontro di Federica che me la tenne per 15 gg, quindi potevo ritenermi fortunata, a grandi linee avevo quasi un quadro completo, di conseguenza potevo immaginarmi cosa mi attendeva, e dove sarei potuta arrivare con lei.

SCEGLIERE IL PROPRIETARIO ADATTO!!!

l'Ultima cosa ma non meno importante, è scegliere il proprietario adatto, compito ancora più arduo, del trovare un proprietario per un cucciolo.

PERCHE' ARDUO???

Perchè la gente davanti ad un cucciolone, si avanti con strane pretese:

Non lo vogliono pagare, se è di razza perchè è grande non ha più le sembianze di un cucciolo, come se un cucciolone perdesse valore, non capendo che si portano a casa un cane con un educazione già impostata, ma ancor peggio non capiscono che di quel cucciolone si intravede molto, non solo del carattere, ma anche dei pregi e difetti, quindi ottimi elementi per impostare l'inserimento e la futura gestione nella nuova famiglia, (naturalmente se ci lavora una persona del mestiere/competente e non un allevatore improvvisato). 
Oppure lo vogliono perchè già vicino alla maturità sessuale, quindi pronto per per essere utilizzato come riproduttore e di conseguenza specularci sopra.
e tanto altro ancora, ma questi sono i due punti più gettonati, da cui starsene tranquillamente alla larga se si tiene alla salute futura del proprio cucciolone.

Quindi trovare la persona idonea con le caratteristiche giuste non è un compito affatto facile che si risolve in breve tempo.
Sempre prendendo in considerazione Taiga, occorreva che la persona o famiglia non fosse a digiuno di esperienze con i cani, che fosse ben disposta a lottare nel primo periodo e che avesse il giusto spazio, magari che fosse già in possesso di un altro cane, così da dare a Taiga la compagnia adeguata, durante i momenti di solitudine, e una guida nell'apprendimento delle nuove regole.

Fui super fortunata, dopo numerose telefonate che mi tolsero ogni speranza, ricevetti quella di Eraldo e Jacky. 
Una coppia che andava oltre le mie aspettative.
Oltre alla passione per i cani, avevano anche tutte le condizioni ideali per accoglierla.
Proprietari di un'altra CLC femmina, un levriero con un passato triste, e un yorky di 13 anni.

Programmai il primo incontro che si svolse qui a Pavia, volevo che loro la conoscessero a casa sua, in un ambiente famigliare, per poterla vedere a suo agio e capirne il suo carattere, poi in seguito dopo la decisione, andai io da loro a consegnargliela, fermandomi due giorni da loro, per lavorare sull'inserimento nel nuovo contesto.

Appena arrivata ho dato un occhiata alla casa, soprattutto quello che a me interessava era la recinzione.
Gli dissi cosa secondo me dovevano fare per rinforzarla, cioè alzarla in alcuni punti anche in modo temporaneo, infatti Taiga non tardò ad individuare i possibili accessi, guardandoli con interesse, come se stesse per prendere le misure.
Ma essendoci la presenza degli altri cani, fu distratta e si mise da prima ad esplorare il nuovo territorio e poi in seguito a giocare.
Gli altri cani la marcavano ad uomo per insegnarle dove potere andare da dove astenersi.

Gestii io Taiga durante il trascorrere della prima giornata, mentre nella seconda mi feci da parte e lasciai che Jacky prendesse il mio posto.

Taiga è un cane molto intelligente, ha sviluppato un "Senso Pratico" al di sopra della norma, infatti ora che sono passati quasi tre mesi dall'inserimento, sia Jacky che Eraldo continuano a sottolineare quando lei sia un passo avanti rispetto agli altri. Quindi in questa occasione Taiga capì subito cosa doveva fare.

Durante la seconda mattinata lasciai il comando a Jacky mentre io ed Eraldo uscimmo a cavallo.
Eh si, la nuova famiglia di Taiga possiede non solo i cani, ma anche due cavalli.
Due Merens: Uragano e Ubac (valle in ombra).

Eraldo mi preparò Uragano, rispetto a Ubac ai miei occhi molto più grande e imponente, con una faccia da malandrino ma forse era il suo nome che mi suggestionava.
Non sono stata a pensare che erano più di 20 anni che non salivo in sella ad un cavallo e pensai ancora meno alle conseguenze se ce ne fossero state. Diciamo che un pizzico di incoscienza mi pervase.
La passeggiata non era la classica passeggiata, era un vera e propria escursione, di tre ore e mezzo per un totale di 8 km, tra pendii innevati della zona fino a Peveragno, un sali e scendi continuo su sentieri stretti, in alcuni tratti siamo stati costretti a scendere da cavallo, perchè c'era troppa neve, sprofondando in essa fino alle ginocchia. 
Condurre un bestione di Merens al passo nella neve alta tanto da uscirne fuori è stata una bella sfida... anche quando il bestione ha deciso di rotolarsici dentro, mi è parso di avere un cane al guinzaglio un pò fuori misura, tirarlo in piedi con l'esca, come si fa appunto con i cani, mi pareva ridicolo, ma funzionò... 

La passeggiata fu molto bella, più di quanto mi aspettavo, ho potuto vedere numerose impronte sulla neve, da quelle degli ungulati a quelle dei tassi e in fine a quelle dei lupi che popolano ancora in branchi piccoli le montagne del cunese.

Eraldo mi disse che la settimana prima si trovo a faccia a faccia con tre esemplari, ai suoi  occhi parevano soggetti giovani.
Mi ha raccontato anche che la caccia non si ferma mai, anche se non è stagione, infatti molti dei cacciatori perlustrano la zona di giorno per appostarsi di notte.

Andare per boschi con i cavalli è davvero emozionante, anche se devi sempre mettere in conto qualsiasi cosa ad esempio una caduta!.
Ebbene si, Uragano per un motivo sconosciuto a noi, decise all'improvviso di scalciare e partire al galoppo, mi fece perdere una staffa, Eraldo cercò di mettersi davanti a me per fermare Uragano, ma il mio cavallo decise di scansarlo e sono convinta che questa fu una fortuna per tutti. Non so dove trovai la forza si sganciare l'altra staffa e lanciarmi giù dal cavallo, che stava puntando dritto ad un albero e io con tutto il mio corpo ero su quella traiettoria, sarebbe stata una botta pazzesca, ma invece fu solo un volo di tre metri giù per un piccolo dirupo.
Un volo morbido tutto sommato, cadere nella neve attutì molto il mio volo d'angelo.
Mi rialzai e mi toccai per vedere se ero ancora intera, Eraldo era davanti a me con un aria spaventata, gli chiesi dove era il cavallo, lui invece continuava a chiedermi se mi ero fatta male, e io in risposta continuavo a dirgli: "hai visto che volo???"

Non so se per lo spavento, ma iniziai a ridere.
Credo che quel volo mi ci voleva, mi tolse da dosso, una parte dello stress che avevo in corpo da diversi giorni. Chissà se fu proprio quella la cosa della stizza di Uragano.
I cavalli sono come i cani forse ancor di più, sentono la tua paura, la tua insicurezza, sentono i tuoi pensieri, forse perchè fanno parte della categoria delle "prede" di conseguenza il loro pensiero è semplice: "se hai paura tu, perchè non la devo avere anch'io??"

E' stato un ottimo esercizio mentale. Controllare le proprie emozioni.
Si è stato molto bello interagire con Uragano, tutto sommato pensavo di avere tra le mani un cane solo un pò più grosso.

In questa occasione, relazionare con un animale di un peso superiore al mio di circa 4 volte o forse più, mi ha dato lo stimolo giusto, mi ha portato ad un'attenzione maggiore verso le mie emozioni.
Controllarle ... una sensazione magnifica, si arriva ad avere una visione di se stessi più ampia.

Se la gente pensasse a questo mentre relaziona con il proprio cane, sono convinta che tutto ne gioverebbe alla Relazione e in fine influenzerebbe positivamente l'Educazione.

Alla fine della giornata mi attendevano i saluti. Ero felice ma nello stesso tempo mi dispiaceva.
Ho trascorso con Taiga due mesi intensi, inoltre ho avuto modo di constatare che se parti bene con un cucciolo, il lavoro persiste nel tempo.

Non ho smesso di tenermi in contatto con i suoi nuovi compagni di vita.
So che Taiga ha superato nuove prove.
Dalla foto di gruppo, scattata da un noto fotografo cunese, con più di 50 cani, foto che tra le altre cose, verrà esposta in una mostra fotografica al Louvre.
Poi con mia grande sorpresa è arrivata II all'internazionale di Sanremo, ma il traguardo più importante è che ora passeggia libera con il suo nuovo branco, senza esser tenuta al guinzaglio, rispondendo adeguatamente ai comandi.
Taiga ha legato tantissimo con Len (levriero) Fujico (CLC femmina) con cui gioca tantissimo, arrivando a sfinirli, ma la cosa più romantica è il rapporto che ha lei con Drugo il piccolo yorky della veneranda età di 13 anni, purtroppo malato di tumore, ma ancora attivissimo.

Si, sono felice per Taiga, sono felice di saperla in una bella famiglia, un branco davvero affiatato.
Un grazie a Jacky e ad Eraldo per il loro impegno e pazienza dimostrata, nel lavoro di inserimento.
In questo caso, l'EMPATIA tra uomo e cane è stata determinate nel raggiungimento del traguardo.


Katia Verza

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