PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

giovedì 20 dicembre 2012

15 - 16 DICEMBRE 2012 - PASSEGGIATA TRA LE BANCARELLE A PAVIA

Questo articolo sarà più una riflessione - sfogo, che un resoconto tecnico.
Ultimamente i miei affezionati mi hanno fatto notare che non scrivo più tanti articoli sui cani, ma lascio molto spazio alle immagini e alle mie iniziative.
Il motivo di questo mio silenzio è legato in parte a questioni mie personali che in qualche modo intaccano, infastidiscono il mio lavoro, in parte perchè in un certo senso, mi sono stufata di elargire informazioni gratuite a una fetta di pubblico, che vuol far il cinofilo-allevatore-educatore o che altro, senza alzare il proprio posteriore dalla comoda sedia senza, toccare con mano propria il lavoro altrui, senza vedere e capire, ma ancor peggio conoscere di persona il contesto, arrogandosi magari il diritto di criticare... l'operato altrui.

Inoltre stufa  di una cinofila da baraccone, dove vogliamo a tutti i costi vedere un Cane che non centra nulla con il CANE VERO... quello dei tempi passati, dove viveva semplicemente da Cane.
Stufa di ricevere telefonate dove mi sento raccontare e chiedere: " ho un cucciolo di tre mesi, sono disperata fa pipì e cacca, ho provato a sgridarlo con il bastoncino e infilargli il muso nelle sue deiezioni, ma sembra non capire!!??" o ancora e qui la mia meraviglia si interrompe davanti a tanta ignoranza e poca sensibilità "i classici misteri della psiche umana", vedermi portare in casa persone per esser consigliate su una razza da prendere e vederle sfogliare il libro "333 razze " edizione De Vecchi, come un catalogo di moda od auto, senza sforzarsi di capire che nelle razze sono rinchiuse delle caratteristiche importanti, che ci fanno comprendere la natura di Quel Cane, dove noi abbiamo puntato il nostro dito indice con tanta decisione dicendo: 
"Voglio questo...!!", senza capire  o far finta di non capire che la cinofila ti piazzerebbe tranquillamente un Super Molosso di quelli da esposizione, più grossi sono meglio sono, magari in un appartamento sui Navigli a Milano.

Si, posso dire con tutta tranquillità che mi sono stufata di questo mondo che mi circonda.
Alla cinofila interessa solo il bussines.
Allevatori che rifilano cani a persone inadeguate, comportamentalisti che non capiscono il linguaggio canino, somministrando farmaci ai quei cani che cercano di comunicare con il loro padrone, attraverso comportamenti che ai nostri occhi possono sembrare strani o pericolosi. 
I ringhi sono segnali di avviso, se forse le persone si sforzassero di comprendere di più il loro cane, forse... le cose andrebbero meglio per tutti.
Sapete che vi dico??? e non ve lo dico da Educatore, ma ve lo dico per il mio trascorso nel settore ospedaliero. 
Invito  i padroni consigliati su questo tipo di cure, prima di somministrare il farmaco, di leggere attentamente il bigino che vi è all'interno della confezione, forse capirete da soli cosa state somministrando al vostro cane e chiedetevi se ne vale veramente la pena.
Cosa fare in questi casi?? se non vi rendete conto di non essere le persone giuste per vivere con un cane, non continuate su questa strada, piuttosto cercate una nuova sistemazione per la povera bestiola.
Non sto incitando l'abbandono, ma solo il buon senso.
Non siate EGOISTI, primo perchè i farmaci funzionano solo da tampone, non risolvono il problema ma ne creano altri; secondo non crediate che farmaci più lezioni mirate possano servire a migliorare la situazione, perchè non è così. Conosco persone che hanno pagato fior di soldi sia una figura che l'altra con il risultato che i problemi sono rimasti. 
Pensare che basterebbe veramente poco, ma quando gli spieghi... dai istruzioni semplici, come l'acqua, ti guardano perplessi come se gli stessi raccontando delle barzellette.

Tutto questo mi rammarica...

In questo momento sto scrivendo questo lunghissimo articolo, avendo ai miei piedi : un pastore dell'Asia Centrale, un Australian Cattle Dog, un Pastore Tedesco, un Cocker, due CLC e la mia Ambra.
Sono li che se la ringhiano, giocano, pisolano in tutta armonia.

Vi confesso che sono arrivata al 14 dicembre 2012 già stanca, non pensavo onestamente di farcela, c'è stato un attimo in cui ho vacillato... Ero preoccupata, credo dovuto da quelle serie di sensazioni descritte all'inizio dell'articolo in aggiunta a una nevicata improvvisa, seguita da un freddo gelido e umido, che ha reso la cosa ancor più difficile, anche se suggestiva.

Alle ore 15.00 mi sono recata in stazione a prendere Federica e il suo Timber un cucciolo di CLC di sei mesi.
Sono partiti da Gorizia  alle 9 del mattino e sono arrivati alle 15 a Pavia, ben 6 ore di viaggio, pagando uno sproposito il biglietto del treno.
Quando li ho visti uscire dalla stazione, Lei e Lui e uno zaino enorme sulla schiena di lei, ho pensato che valesse ancora la pena di ritornare a crederci.

Alle ore 16:00 è arrivato Marco e il suo Charlie da Vicenza.
I due ragazzi hanno alloggiato nell'agriturismo di Lara Maiocchi, un posto bellissimo, immerso nella nostra campagna, la particolarità di questo posto è che allevano cavalli... poi con la nevicata ha resto tutto molto più suggestivo...magico, romantico....

Vi lascio qualche scatto del B&B di Lara Maiocchi, eseguito da Marco Tapparello.












Dopo le prime presentazioni tra i cani presenti Venom e Nini CLC di 1 anno, Charlie CLC di 6 anni, Timber CLC di 6 mesi, e Luna Pastore Asia Centrale di 11 mesi, e dopo aver lavorato un pò sulla comunicazione, è giunta sera, quindi congedato i ragazzi ci siamo preparati per le due giornate a seguire.

L'indomani sono stata raggiunta da Martina, Davide con Africa e Nyal e da Luca con Zar dalla Svizzera, Manuel e Yuki da Varese, Pierluigi, Rocco con Venom da Inverno Monte Leone (PV), Emanuela, Alessandro con i rispettivi Yuki e Nini da Pavia.
Che dirvi vedere 9 CLC in fila indiana in centro a Pavia è stato un bel impatto.

Sono stata contenta del mio lavoro svolto su alcuni soggetti presenti nel gruppo.

Sono stata contenta anche delle espressioni dei loro padroni, serene, tranquille come quelle dei loro cani. Passare in mezzo alla folla, bancarelle di alimentari, tra gli altri cani, in modo ordinato per me è stata una grande soddisfazione perchè il mio lavoro su i detentori ha funzionato.

Siamo stati bersagliati dalle domande della gente che ci chiedeva le cose più strane dal: "cosa stavamo facendo, che cani erano, se erano dei lupi veri, addirittura una Signora mi ha chiesto se potevamo aspettarla perchè voleva andare a comprarsi una macchinetta fotografica usa e getta per immortalarci."






Non siamo passati inosservati neanche alle forze dell'ordine. 
Anche la Polizia Municipale, con giusta curiosità ci ha chiesto cosa stavamo facendo.
Allora ho spiegato a loro, che l'uscita non era tanto per i cani, perchè i cani vanno dove li conduciamo senza problemi. Il reale problema sono i conduttori.
Dobbiamo imparare a gestire il nostro cane, in qualsiasi situazione, dobbiamo imparare non solo a leggere il linguaggio del nostro cane nelle situazioni in cui ci troviamo, ma anche a imparare a guardarci attorno, capire le persone che vengono vicine, imparare a comprendere come si avvicinano a noi, da quelle che invece ne hanno paura, rispettare gli spazi, rispettare le persone anziane, anche se a volte quelle si dimostrano più maleducate oppure abituate alla non curanza del proprio cane, esattamente come si faceva un tempo, però ci sono anche quelle che si trovano in difficoltà, poco abili sulle loro stanche gambe di fronte ad un cane di grossa taglia oppure piccolo ma esuberante, qualunque sia la sua razza.
Imparare a guardare le vetrine luccicanti, senza perdere o lasciare il proprio cane al suo destino, magari con un guinzaglio troppo lasso, oppure quelli tanto odiati da me i famosi Flexi.
Imparare a gestire il nostro cane, la dove incontriamo un altro conduttore maleducato, che porta il proprio cane libero o con un guinzaglio flexi, incurante o tranquillamente infischiandosene se questo si infila tra le gambe dei passanti, oppure mette in difficoltà ciclisti o qualsiasi altra persona. 
Ancor peggio andando a disturbare altri detentori che conducono i loro cani, tenuti regolarmente al guinzaglio, facendo scatenare abbai, ringhi o piccole risse.
Oppure imparare a gestire il proprio cane, davanti a quei ragazzini o bambini tanto maleducati che non ti chiedono neanche il permesso di toccare il cane, buttandosi a capo fitto, non pensando alle reazioni che un cane potrebbe avere se questo preso alla sprovvista ... se un cane reagisce giustamente ringhiando, hanno anche il coraggio di guardarti male o addirittura vieni insultato dai genitori. 

A loro dico questo: "un cane quando ringhia non è perchè è pericoloso, oppure perchè manca di socializzazione, è solo questione di buon senso da parte di voi genitori insieme alla società che non insegna più ai nostri ragazzi, ai nostri bambini il rispetto verso gli animali, persone o cose... basta guardare alcuni muri della nostra città per rendersi conto di cosa c'è in giro, tutti imbrattati da scritte assurde.... ma per quanto riguarda i cani, non sono giocattoli, soprattutto quelli che non ci appartengono, perchè non li conosciamo, come loro non conoscono noi, è solo una semplice questione di buona EDUCAZIONE e RISPETTO".

Due parole uscite o forse tolte dal nostro dizionario di lingua italiana. Il chiedere "posso toccarlo", sembra non esistere più e quando qualcuno te lo chiede e si sente rispondere "NO", pochi capiscono quella negazione, mentre molti si offendono.

Questo in sintesi è una parte del mio lavoro, non educare i Cani che è una cosa semplicissima, ma educare le persone alla gestione del proprio animale.




Il pomeriggio è continuato con una bellissima e suggestiva passeggiata in campagna dove i cani si sono sentiti finalmente Cani, liberi di correre, saltare e giocare. 






Alla sera invece è toccato a noi divertirci, con una cena al ristorante giapponese. Martina, Davide e Luca mi hanno salutato alla fine della serata lasciando il posto, all'indomani ad Alfredo, Stefania con Luna, Matteo con Iron, Daniele e Oliver. 







La mattina è iniziata con il giro in campagna per poi dopo pranzo, proseguire con quella pomeridiana in città.
Così abbiamo potuto vedere Pavia illuminata dalle luci di Natale.
Lo stupore anche questa volte non è mancato.

Una buona cioccolata calda, al solito nostro ritrovo in piazza della Vittoria "Chocolate Cafè - Lind e Illy"  ci ospita e non si fa problemi della presenza dei nostri cani; per poi recarci di nuovo al campo, dove abbiamo con piacevolissima sorpresa sentito Matteo suonare.
Matteo vedendo il pianoforte a coda di mio suocero, timidamente mi ha chiesto se poteva suonarlo.
Io credo che in quella stanza, questo magnifico strumento musicale che dormiva sotto ad un lenzuolo da tanti anni, abbia creato un atmosfera di grande emozione, risvegliando emozioni dimenticate, come in una favola...

Aperta tutta la coda, Matteo ha dato tutto se stesso, quasi rapito dalla stessa musica da lui suonata... ebbene quell'attimo, quelle note mi hanno ricaricata, emozionata. Ho guardato i volti dei presenti, rapiti anch'essi dal quel momento.
Le nostre orecchie sono state toccate da diverse composizioni, da Einaudi con Nuvole Bianche, da Yiruma con River Flows In You, melodia che ha toccato nell'animo Federica tanto da farla commuovere.
Forse tutto questo con la cinofilia non centra nulla, ma ad un certo punto i cinque nella stanza, forse senza accorgersene si sono ritrovati tutti attorno a Matteo quasi ad abbracciarlo.












Ho un caro Amico, che spesso mi dice che io mi innamoro con facilità degli avvenimenti, delle persone e delle situazioni.
Forse lui ha ragione, da romantica che sono, cado molto spesso vittima di illusioni, ma questa volta, posso dirlo rassicurandolo, che l'emozione è stata ben diversa.

Guardando Federica, Marco, Matteo, Rocco, ragazzi giovanissimi dai 13 ai 25 anni, ho visto che c'è ancora speranza per il nostro futuro, non sono tutti figli dell' Iphon e della Play Station, ci sono ancora famiglie che danno dei valori ai nostri ragazzi e anche quelli un pò più vecchietti come Martina, Davide, Manuel, Ema, Alfredo, Stefania, Daniele hanno tanto da dare .. e poi rimaniamo noi degli ANTA, come me, Pierluigi e Luca, possiamo esser felici, perchè, almeno io in loro ho visto un bel futuro e da loro ho tratto una nuova carica nuova fiducia... 

Ho passato due giorni, non solo costruttivi, ma anche emozionanti.
Ho cambiato ancora una volta la visione di quello che vorrei essere.
Voglio lavorare per POCHI MA BUONI. 
Sono convinta che strada facendo, si cambia, magari qualche amicizia si incrina, ma se tutto viene seminato con il Rispetto, si può lo stesso coltivare una Passione in Armonia.

Non è facile visto che poi siamo vicini al tanto atteso 21-12-2012 data della fine del mondo. Ma la fine del mondo può essere in ogni attimo, quindi basterebbe vivere come se fosse l'ultimo giorno, lavorando bene, amando, rispettando tutto quello che ci circonda, non dimenticando mai che "le vette si raggiungono procedendo passo per passo, ma senza fermarsi mai.... ".

Prima di concludere vorrei, fari i complimenti ai genitori dei ragazzi, perchè ragazzi così se ne incontrano veramente pochi. Con ideali, con sogni per il futuro e con tanta voglia di migliorarsi.

Prima di lasciarvi definitivamente alle immagini e al video, dico un ultima cosa ai partecipanti.
Non dimenticate MAI che il vostro Cane vi sente.
Che il vostro Cane ha delle esigenze legate alla sua natura e sono: Comunicazione, Esplorazione, Territorialità, Riproduzione, Relazione.

Non fatevi spaventare da quelle figure professionali che vi dicono, cose che non esistono, solo perchè loro non conoscono la razza, nel nostro caso il CLC, perchè le loro lacune diventeranno le vostre e dei vostri cani.

Se non volete incappare in questi errori fate loro delle semplici domande per capire il loro stato di preparazione sul CLC.
  • Con che cani lavora abitualmente?
  • Ha dei cani? Che cani sono?
  • Ha mai lavorato con i CLC?
  • Come vive i suoi cani ? Posso vederli???
Ricordatevi che un buon Educatore, non parla mai male di una razza, se non se la sente di metterci mani dovrebbe dirlo apertamente.
Io, molti lo sanno che non riesco a lavorare con i Dogo, Pitt Bull o Bull Terrier non perchè non mi piacciono, ma semplicemente perchè non riesco a leggerli, ma non per questo ne parlo male, oppure prendo incarichi alleggerendo le tasche di chi mi chiede aiuto. 
Con loro riesco a lavorare bene solo quando sono cuccioli, il motivo che da cuccioli li vedo crescere ed educando il loro detentore mi sento molto più serena, perchè mi fido solo del mio lavoro, ma gli adulti non mi ispirano fiducia, perchè molto spesso dietro a loro ci sono proprietari che li hanno presi per il proprio Ego personale, vivendoli in modo completamente diverso da come interpreto io la convivenza e l'educazione. 
Anche se ne ho conosciuto qualcuno che mi è piaciuto. Ma io sono quella dei Lupi... quindi... 

Con questo voglio dire, che non c'è nulla di male nell'ammettere di non conoscere a fondo una razza.
A questo proposito mi rivolgo ai miei colleghi, se volete apprezzare di più il CLC, vi informo che presto terrò dei corsi di formazione proprio sulla comunicazione del CLC con tanto di pratica in campo.

Forse mi sono dilungata troppo, ma era tanto che non scrivevo.
Auguro a tutti voi un Buon Natale. 

Un grazie sincero a:
Federica Zollia e Timber da Gorizia
Marco Tapparello e Charlie da Marostica (VI)
Matteo Santambrogio e Iron da Monza
Manuel e Yuki da Varese
Daniele e Oliver da Pavia
Emanuela Amato, Alessandro Cristiani con Yuki e Nini da Pavia 
Luca Marvisi e Zar dalla Svizzera
Martina Verzasconi, Davide Baronchelli con Africa e Nyal da Gudo Svizzera
Alfredo Sardiello, Stefania Dellazzo, con Luna
Pierluigi Bonacera con suo figlio Rocco e Venom da Inverno Monte Leone (PV)

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I LORO COMMENTI 


Matteo Santambrogio: teoo88@hotmail.it
GIORNATA TRA LE BANCARELLE __ Pavia 16/12/12
Neve, freddo, campagna, città, mercato, odori, gente,… branco, amici.
Se facessimo un brainstorming sulla giornata trascorsa insieme, sicuramente queste sarebbero le prime parole che mi verrebbero alla mente.
Lasciando poi correre la mente, si aggiungerebbero agli immancabili momenti di divertimento riflessioni più profonde.
Riflessioni che partono dalla consapevolezza di una responsabilità (uso volutamente questo termine di un certo peso, non da sottovalutare, per sottolinearne l’importanza, che non ha nulla a che vedere con il concetto di obbligo, quanto piuttosto quello di impegno!!).
Dicevo responsabilità, quella che ho scelto di assumermi quando ho deciso di intraprendere questa avventura con un compagno a 4 zampe: Iron.
E’ con la consapevolezza dell’importanza di costruire un rapporto sano, equilibrato, vero, che vivo ogni giorno la relazione con il mio lupetto.
Ed è perché diventi tale che ho scelto di non fare da solo, ma di fidarmi dell’esperienza di Katia.
Pavia dista 100 km da casa mia, 1 ora di viaggio, andata e ritorno, sole e pioggia – e neve. Qualcuno potrebbe dire che non è tanto, ma questo significa alzarsi presto la mattina, trovare traffico,…
“E chi te lo fa fare?” – verrebbe spontaneo chiedere.
E’ per come vedo Iron crescere che lo faccio… in queste giornate di socializzazione ha modo di confrontarsi con altri cani, più grandi e più piccoli, ha modo di sfogarsi, di giocare, di imparare le regole del branco,… di fare nuove esperienze.
Ogni volta che posso quindi ne approfitto, e con Iron ci mettiamo alla volta di Pavia.
In questo, oltre che la soddisfazione per tutto quello che riguarda Iron, si aggiunge anche la bellezza della condivisione con gli amici, con il “branco di umani” che si sta formando. Un piatto di pasta, una merenda di budini al cioccolato, l’immancabile caffè – che l’ultima volta è tragicamente finito - un concerto di musica improvvisato, tutto condito dal calore di una stufetta, ma soprattutto dal calore dell’amicizia.
E’ quindi un piacere vivere queste giornate, in cui ovviamente si acquisiscono anche competenze e capacità per gestire la quotidianità con il nostro amico a 4 zampe.
Mmm… mi sa che sono uscito fuori tema… dalla giornata delle bancarelle sono passato a discorsi generali… vabbeh, spero vada bene lo stesso!!
Un saluto… a domenica prossima!!
A breve due righe su "un lupo in comunità"
Ciao 
Matteo


Federica Zollia:  bowe_girl@hotmail.it
Ciao Katia :)
Io e Timber siamo arrivati a casa, stanchi morti ma contentissimi dell'esperienza vissuta con tutti voi..è decisamente stata utile per entrambi.. cinofilmente parlando e per quanto riguarda l'aspetto della socializzazione, ho visto Timber crescere e pian piano capire come funzionano le cose in un branco.. conosci bene il suo caratterino e non vederlo mai sottomettersi a nessun cane mi stava un pò preoccupando... però già durante il primo pomeriggio che ha passato in compagnia di Venom, della Luna e del Nini ho notato che un pò per volta cominciava già a capire qual era il suo posto e che non poteva imporsi contro tutti i cani, soprattutto quelli adulti.. poi più passava il tempo e più a Timber veniva naturale assumere certi comportamenti, come quello della sottomissione appunto... sono rimasta colpita da come imparasse le cose così in fretta ma soprattutto in un modo così naturale.. 
altra esperienza utile di questo week end sono state le passeggiate in città assieme a tutti gli altri lupi... lì ho imparato che veramente non ci si può permettere di distrarsi nemmeno per un secondo quando si è circondati da così tante macchine, persone e animali ma che bisogna avere un'ampiezza di sguardo a 360° e che soprattutto bisogna concentrarsi sul proprio cane.. poi oggi ho anche cominciato ad applicare con Timber i consigli che mi hai dato sulla conduzione al guinzaglio, quindi ora ci lavorerò un pò e poi ti saprò dire come va...
però, se devo essere sincera, quello che mi ha aiutato più di tutto in assoluto in questi tre giorni sono state le due passeggiate per i campi che abbiamo fatto con tutti i cani... sai bene che a causa di determinate esperienze passate e mancanza di fiducia da parte dell'addestratore che segue me e Timber qua a casa, io non ho mai avuto il coraggio di togliergli il guinzaglio e lasciarlo correre libero senza impedimenti... avevo bisogno di qualcuno che mi rassicurasse e che mi dicesse che potevo fidarmi del mio cane.. ed è per questo che per farlo ho aspettato di venire da te.. quando l'abbiamo liberato per la prima volta avevo il cuore in gola come si era potuto notare, ero terrorizzata che si allontanasse troppo da me e che non tornasse più, anche perché quel giorno non è che mi stesse poi così vicino... però già dalla seconda passeggiata e quindi già durante la seconda volta che l'ho liberato ho notato immediatamente la differenza... andava sì a giocare con gli altri cuccioli o con gli adulti, però comunque vedevo che teneva sempre un occhio su di me per vedere dov'ero... e comunque mi stavo molto più vicino del giorno prima... ma la cosa che mi ha lasciato più di tutte senza parole è stata il momento in cui io e te ci siamo un pò allontanate dal gruppo e Timber è rimasto lì con noi nonostante tutto il divertimento (rappresentato dagli altri cani) fosse molto più avanti... non potevo crederci... quindi si, è questo quello che mi ha aiutato più di tutto questo week end.. è stato grazie a te che ho ritrovato quella fiducia in me e nel mio cane che mi mancava da tanto.. e tutto perché mi sono fatta influenzare dai consigli di gente stupida che vede il clc non come un cane ma come una minaccia da tenere al guinzaglio o al massimo legata ad una lunghina.. quindi ti ringrazio di cuore per questo... 
una cosa c'è da dire però, questo week end non rimarrà per me un bel ricordo solo per come il rapporto tra me e Timber è cresciuto, ma anche per tutte le persone fantastiche che ho incontrato in questi tre giorni... persone di tutte le età e totalmente diverse tra loro che però, legate da una stessa passione, hanno passato 3 giornate assieme in compagnia dei loro cani... io non conoscevo nessuno a parte te e l'Ema, però alla fine del week end stavo così bene in compagnia di tutti loro che mi sembrava di conoscerli da sempre.. e sinceramente mi dispiace non vivere più vicina a voi per poter partecipare più spesso alle vostre passeggiate a 4 zampe! però prometto che tornerò presto... mi siete veramente tutti rimasti nel cuore...
e per quanto riguarda te, non ho mai visto una persona che si dedicasse con così tanta passione al proprio lavoro.. tu non ci tratti assolutamente da clienti ma da amici, ed è per questo che sei circondata da persone che ci tengono molto a te e che ti stimano come addestratrice ma soprattutto come persona.. e non credo di sbagliarmi a parlare a nome di tutti... 
sono stati giorni che hanno lasciato il segno, e questo tutto grazie a te katia..
Ti abbraccio forte,
Federica


Daniele Gandolfi: gando77d@libero.it
Chi è l' educatore? Nel nostro caso l' educatrice? Troppo facile! E' quella persona che insegna ai cani come comportarsi in ogni situazione! E invece non è così facile come può sembrare! Per fare questo lavoro bisogna avere tanta passione, tanta pazienza, anni di sudore per farsi esperienza. Mica sono tutti uguali i cani! Ognuno con le proprie caratteristiche psicologiche prima che fisiche. E se non sei preparato a dovere col cavolo che insegni ad ogni cane come comportarsi! Ma il lavoro pìù complicato, quello che nessuno si immagina, è educare i padroni a come comportarsi per educare in maniera corretta il proprio cane! Perchè se le cose le insegna Katia, il cane ubbidisce subito! Mettetele in pratica voi ogni giorno con naturalezza come fa lei! Non c'è verso di essere costanti per due volte di fila! Ed io sono uno di quelli. L' importante secondo me è che l' educatore sia onesto con il padrone ma soprattutto con il cane! Come dicevo, deve insegnare al padrone come comportarsi per ottenere dal proprio cane il rispetto e la fiducia che in automatico diventeranno reciproche! In questo Katia è veramente brava! Non lo dico perchè è l' educatrice del mio cane e basta! Lo dico perchè ho notato la differenza tra lei e l' educatore precedente di Oliver, quel pagliaccio del mio cane! L' educatore precedente aveva insegnato ad Oliver gli ordini basilari: seduto, terra, piede ecc. e fin li mi va bene. Io do dei comandi al mio cane e lui li esegue. Ma Katia è diversa, mi sta insegnando a relazionarmi con il mio cane in modo più naturale, come se mi stessi relazionando con una persona, anche se il tipo di linguaggio è un pò più complicato da comprendere. Gli errori principali li commettiamo noi umani perchè non conosciamo la psiche dei nostri amici canidi e così a volte commettiamo errori gravi essendo invece convinti di fare bene! Ed è qui che entra in gioco l' educatore esperto come Katia! Prima di essere educatore dei nostri cani lei è l' educatore di noi stessi! E se noi con costanza, impegno ed anche un pò di sacrificio iniziale, riusciamo a mettere in pratica i suoi insegnamenti, in automatico diventiamo nel nostro piccolo gli educatori privati dei nostri compagni a quttro zampe!

Come tutte le volte, le passeggiate in campagna sono uno spettacolo! E perchè dovrebbero esserlo? Per tantissimi motivi! Primo perchè c'è tanto da imparare sul linguaggio dei cani. Loro comunicano in modo a noi umani incomprensibile! Solo un educatore esperto può capire cosa si stanno dicendo tra di loro, anche con semplici posture del corpo. E noi semplici padroni abbiamo modo di apprendere da Katia quello che i nostri amici a quattro zampe si stanno dicendo. Le passeggiate in campagna come quella di domenica mattina sono uno spasso perchè i nostri cani sfogano le loro energie insieme, senza nessun pericolo intorno, senza nessuna limitazione data dalle regole cittadine. Per noi padroni sono un paio di piacevoli ore dove prima di tutto ci facciamo una bella camminata salutare, che non fa mai male, è uno svago fuori dal tempo, dove ci facciamo due chiacchere in totale relax e quattro risate a vedere cosa combinano i nostri cani. Ma soprattutto ci pieghiamo in due dal ridere quando vediamo l'infallibile educatrice che non sa stare in piedi e se ne va faccia a terra in 50 cm di neve! Avrei solo una proposta da fare , dettata anche dal mio interesse personale verso quel pistola del mio cane. Sfruttare la maturità e l' obbedienza di certi elementi del gruppo per insegnare ai più indisciplinati come Oliver, a rispondere ai richiami e seguire il proprio padrone nonostante ci siano distrazioni intorno. Penso di aver capito che se il proprio cane impara a seguirci ed obbedirci nonostante sia libero dal vincolo del guinzaglio, sia meglio per entrambi. Lui non è costretto al guinzaglio stesso e noi siamo più tranquilli perchè sappiamo che lui risponderà ai nostri comandi evitando così spiacevoli sorprese!


Foto di Daniele Gandolfi


Martina Verzasconi:  m.verzasconi@gmail.com
Cara Katia,
Davide Nyal Afrika ed io volevamo ringraziarti di cuore per averci offerto ancora una volta la possibilità di trascorrere una giornata diversa, ma soprattutto ti ringraziamo per la tua pazienza. Quello che più ci colpisce di te è la professionalità, la pazienza e la competenza con cui sai condurre queste giornate, non è da tutti davvero.
Da quando seguo le tue giornate ho l'impressione di avere consolidato il mio rapporto con Nyal e di capire meglio la mia Afrika. Di questo sia io che Davide te ne siamo immensamente grati.
Mi è piaciuta molto anche la compagnia, Manuel, Federica, Pierluigi, Marco, Luca, Emanuela ed Alessandro sono persone straordinarie. Vorrei ringraziare anche loro per aver permesso ai miei cani di relazionarsi e comunicare con i loro, cosa che mi è sempre stato impedito di fare, senza troppi problemi, perchè come dici sempre tu: i cani comunicano così!
Ti riporto un breve scorcio di quanto Davide mi disse in merito alla giornata: Katia è brava …non tutti sono in grado di fare quello che fa lei, non è un lavoro il suo, il lavoro si può imparare, certe cose invece bisogna sentirle…
Un abbraccio sincero da tutti noi
Martina Verzasconi Baronchelli



In attesa degli altri commenti vi Auguro Buone Feste
Katia Verza


3 commenti:

Trattodallupo ha detto...

Bellissimo articolo, che consiglio a tutti, nessuno escluso. Questo mi fa capire che le persone che mi circondano in queste occasioni sono belle persone, ma soprattutto hanno le mie stesse paure. Tra tutte queste belle parole e commenti che ho avuto il pacere di leggere; vorrei rivolgermi a Federica, che spero di aver il piacere di rincontrare presto. Fino a 2 anni e mezzo con Nyal, non sottostando a nessuna legge, andavo in giro tranquilla, il mio cane libero, non si allontanava mai, ogni tanto faceva le sue corse e poi tornava. Ero una persona serena,vivevo sulla mia nuvoletta felice senza pormi troppi problemi.Lo ero anche quando Afrika arrivò nel brancom anche se gli equilibri erano cambiati rimanevo sempre una persona felice e serena,tutto è sempre filato liscio.

Trattodallupo ha detto...

Mi fidavo ciecamente dei miei cani.I problemi sono arrivati più avanti,con l'avvento dei famigerati test,di eventi naturali che sono capitati e che io non sono stata capace di comprendere,con i corsi obbligatori,l'incontro con persone che non capendo il CLC mi diedero consigli sbagliati minando il rapporto con i miei cani.Ci sono stati dei casi in cui Nyal e Afrika mi hanno dimostrato quello che erano: un branco,in questi momenti hanno comunicato da lupi e non sono stati capiti,da qui è stato tutto un sussegguirsi di fantasmi e paure. Ho cominciato a crearmi "fisime" inutili.Piano piano ho cominciato a non fidarmi più di loro, non li lasciavo più,avevo paura. Paura che potesse succedere qualcosa,paura che non tornassero o che come dice Federica si allontanassero troppo da me, paura che li perdessi, paura che potessero fare baruffa con altri cani, paura di non essere alla loro altezza, paura di non saperli controllare. Perchè si, mi era venuta l'ossessione per il controllo del cane e delle sue emozioni. Paura che me li ritirassero e li sopprimessero. Tutti mi dicevano: devi lavorare, devi andare al campo, devi fare così devi fare così, devi essere rigida, i tuoi cani ti prendono in giro... Federica, io vivo da due anni nella paura, quando Nyal e Charlie si sono misurati io ero semplicemente terrorizzata, solo la calma e l'esperienza di Katia hanno permesso di tranquillizzarmi e di affrontare il tutto più serenamente. Il mio rapporto con Nyal si è incrinato con il nascere DEI MIEI PROBLEMI. Cosa voglio dire? Che i miei fantasmi non se ne sono ancora andati... perchè nessuno può toglierti la paura che è radicata nel tuo io più profondo, ma Katia mi sta aiutando molto in una cosa: dopo aver passato tempo a sminurmi, a sminuire il mio lavoro, ma quel che peggio a sminuire i miei cani. Katia mi sta facendo capire che loro non hanno niente che non va, stando con lei mi sento bene e sento che piano piano riuscirò ad affrontare i miei fantasmi e le mie paure.
Io ho preso un CLC pur sapendo che le leggi nel mio paese non sono tra le migliori, ne ero consapevole, nonostante tutto ce l'ho fatta a superare tutti i test. Una volta avrei detto: "non so nemmeno io come ma ce l'ho fatta a passare tutti i test con il mio cane...disciplina e polso di ferro in guanto di velluto" oggi, oggi è un'altro giorno e ho un'altra risposta: sono riuscita a superare i test con il mio cane, sono riuscita a sopravvivere perchè non sono così una perdente come credevo o come gli altri pensavano che fossi, perchè forse la musica mi ha aiutato, mi ha aiutato a staccare la mente quando era necessario e di conseguenza sono riuscita a mantenere un filo di fiducia con il mio cane che mi ha permesso assolvere i miei obblighi verso la legge Svizzera. È vero molti dicono che vivo su un altro pianeta, che sono assorta nei miei pensieri, molti dicono invece che non penso troppo, altri che sono troppo "artistica", non sono perfetta ma questi difetti ma questo mi ha aiutata a non soccombere del tutto alle restrizioni a non cadere nella tela di regole ed iter, a non schiacciare del tutto i miei cani.
Vorrei dirti di continuare a lavorare con Timber con qualcuno come Katia, che capisca veramente il cane che hai preso. Vorrei dirti che le tue paure passeranno, ma sarebbe solo una frase di circostanza, ti dico però che se vorrai al campo o anche in noi troverai sempre modo di sfogarti parlare e crescere.

sulleormedellupo ha detto...

Luca Marvisi ha scritto:
Potrei scrivere qualsiasi cosa ma difficilmente scriverei qualcosa non già contenuto nell'articolo o nei commenti.
Un esperienza da ripetere e per chi non conosce Katia Sulleormedellupo varrebbe la pena investire un po' di tempo sul suo sito.